Piero Umiliani

Piero Umiliani

Noto soprattutto per la sua straordinaria produzione di colonne sonore e per le sue lungimiranti intuizioni di stampo lounge-jazz, Piero Umiliani è stato un compositore, polistrumentista e direttore d'orchestra tra i più importanti della musica italiana.

 

Nato a Firenze il 17 luglio 1926, a 5 anni scopre il pianoforte del nonno e successivamente la zia gli impartisce le prime lezioni. A 16 anni inizia la sua carriera giornalistica per Il Nuovo Giornale di Firenze, da cui avrà soddisfazioni ma anche qualche guaio, dopo i suoi articoli entusiastici sulla musica jazz americana, non certo il genere prediletto dall'Italia di fine anni 30. Durante la seconda guerra mondiale, si invaghisce della musica di Duke Ellington, ascoltata alla radio nazionale svizzera.
Nel 1944, in seguito all'arrivo degli alleati in Italia e cercando di far quadrare i conti mentre studiava giurisprudenza, si improvvisa pianista in un club, spesso frequentato da americani. Nel 1948 si laurea in giurisprudenza all'Università di Firenze e si iscrive al Conservatorio Luigi Gherubini, dove si diploma in Contrappunto e Fuga quattro anni dopo.

 

La conoscenza degli americani e della loro musica darà una spinta definitiva alla carriera di Umiliani come pianista jazz. Già nel 1951 si reca a Milano dove pubblica due dischi per la Durium, i primi in stile bebop mai incisi in Italia, ("Formula", "Mam Bop", "Papirologia" e "Intrabop" i titoli dei brani). Nel 1954, insieme ad alcuni amici jazzisti, si cimenta in una tournée in Norvegia di oltre sei mesi, con la jazz band Masseglias (dal cognome di Aldo Masseglia, violinista e fondatore del gruppo).
Dopo questo tour, fa un breve ritorno nella sua Firenze, per trasferirsi poi a Roma, dove viene ingaggiato subito dai fratelli Paolo ed Emilio Taviani per la colonna sonora del loro documentario “Pittori in città”, che rappresenta la prima vera colonna sonora di Umiliani per un film. Poco dopo il regista Mario Monicelli lo contatta per quella che sarà la prima soundtrack completamente jazz del cinema italiano, per “I soliti ignoti”, che sarà anche candidato all'Oscar nella sezione film in lingua straniera, anche se la statuetta andrà "Mon Oncle" di Jacques Tati.

 

Il compositore fiorentino prosegue la sua attività per il cinema con titoli quali “L'audace colpo dei soliti ignoti” (1958), dove irrompe la tromba di Chet Baker, con “Smog” (1962) sempre con Baker e la grande vocalist Helen Merrill, “Una bella grinta” con il sax di Gato Barbieri e “Accattone” di Pier Paolo Pasolini.
Il suo eclettismo lo porta a confrontarsi con tutti gli stili musicali lavorando con grandi registi per film di ogni genere. Arrivano così le musiche per “Il Vigile” (1958) di Luigi Zampa con Alberto Sordi, “A cavallo della tigre” (1962) di Luigi Comencini con Nino Manfredi, “La Celestina P.R.” di Carlo Lizzani nel 1964. In quello stesso anno Umiliani, che si era appena aggiudicato il premio della critica per il miglior disco italiano di jazz con "Piccola Suite Americana", fonda l'etichetta discografica Omicron, con la quale produce i primi tre dischi di una lunga serie sonorizzazioni, album destinati all'utilizzo come sottofondi per produzioni radiotelevisive. Il secondo di questi, intitolato “Musica per due”, contiene "Chanel", brano che il pianista Oscar Peterson inserisce nell'album “Soft Sands”, sempre del 1964.

 

Tra la fine degli anni 60 e per tutti i 70 Umiliani lavora per film di genere oggi di culto, quali “Cinque bambole per la Luna d'agosto” di Mario Bava con Edwige Fenech, “La ragazza dalla pelle di Luna” di Luigi Scattini con Zeudi Araya e “Svezia, Inferno e Paradiso”, sempre di Scattini, colonna sonora strepitosa e antesignana del lounge che contiene anche la celebre "Mah Nà Mah Nà", sino a “La pupa del gangster” con Marcello Mastroianni e Sofia Loren per la regia di Giorgio Capitani.

 

Sin dai tempi dei primi successi discografici il maestro fiorentino inizia a lavorare per la radio e per la televisione. Tra le prime esperienze c'è il Festival di Sanremo del 1957 dove partecipa nella sezione "liberi autori" per poi passare alla direzione musicale de il Mattatore con Vittorio Gassman nel 1960. Negli anni successivi conduce le trasmissioni Moderato Swing (1961) e Fuori l'Orchestra (1963) che portano il jazz in tutte le case degli italiani, senza contare le innumerevoli sigle per trasmissioni di ogni genere. E sarà la televisione a far scalare a Umiliani le classifiche di tutto il mondo, quando "Mah Nà Mah Nà" diverrà nel 1969 la sigla del celebre “Muppets Show”, lo spettacolo con i pupazzi creati da Jim Henson.

 

Nel 1982 Umiliani decide di dare una svolta alla carriera, vuole tornare a suonare dal vivo con una Big Band in giro per l'Italia. Ma purtroppo in un pomeriggio di febbraio del 1984, il compositore toscano viene colpito da un ictus mentre si stava tornando dagli studi Rai di Via Asiago.
Dopo un lungo periodo di riabilitazione, si riavvicina alla musica anche grazie alla riscoperta della lounge music: il revival delle colonne sonore del cinema italiano anni 70 "sdoganato" dal regista americano Quentin Tarantino, fan dichiarato delle musiche di Umiliani, coincidono con il ritorno sulle scene. Nel 1991, pubblica anche un nuovo disco in studio, Umiliani Jazz Family, che segna il debutto della figlia Alessandra come vocalist e vede insieme al maestro la tromba di Paolo Fresu, il basso di Giovanni Tommaso e la batteria di Gianpaolo Ascolese. Di lì a breve gran parte del catalogo discografico tornerà d’attualità con le edizioni delle etichette Right Tempo, Cinevox, GDM, Cam e Cinedelic.

 

In totale, Umiliani ha composto oltre 150 colonne sonore di film nella sua carriera. Ha contribuito a fondare lo stile della tipica soundtrack influenzata dal jazz europeo degli anni 60 e 70, che vent’anni dopo ha conosciuto un revival di successo grazie a Tarantino e compagni.
Piero Umiliani è morto a Roma il 14 febbraio 2001 all'età di 74 anni ma la sua memoria e la sua eredità musicale vivono con noi fino ai giorni nostri.

 

Nel 2005 Steven Soderbergh ha inserito il brano "Crepuscolo sul Mare" (originariamente incluso su "La legge dei gangsters", 1969) nella colonna sonora del film “Ocean's Twelve” con George Clooney e Brad Pitt, l’anno successivo la Bbc gli ha dedicato uno speciale radiofonico in due puntate e alla Casa del Jazz di Roma la formazione del pianista Enrico Pieranunzi lo ha celebrato con la serata “Omaggio a Piero Umiliani” nell'ambito della Festa del Cinema 2006. Un anno dopo, nel 2007, i Cake hanno realizzato una riuscita versione pop-rock di "Mah Nà Mah Nà".
Sono tutte testimonianze di un’eredità profonda lasciata nella musica popular dal maestro fiorentino, l'impronta indelebile della sua genialità preveggente di compositore, arrangiatore e temerario musicista.

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