Dopo un background di progetti musicali prevalentemente in inglese, nati ed esauritisi durante gli anni del liceo, il cantautore piemontese Valerio Visconti sceglie l'italiano come strumento di comunicazione per il suo album d'esordio.
Figlio della pandemia e della complessità della Generazione Z e anticipato dai singoli "Ammorbidente" e "Le idi di marzo", "DPCM" è il glaciale titolo del lavoro che nel corso del 2022 segna il suo ingresso nel mondo discografico.
Nei suoi brani l’urgenza del post-punk trova un’insolita miscela con la forma cantautorale. I testi cercano di riscoprire la metropoli nella provincia e la normalità del disagio. Visconti si muove tra due poli che in quanto opposti si attraggono e convergono nella sua musica: l’intimismo poetico e la sferzante critica generazionale.