Alvvays

Un'ossessione chiamata C86

intervista di Michele Corrado

Intervista realizzata alla celebre venue Scala di King's Cross, poco prima delle prima data sould-out europea nella storia della band canadese.

 

Salve ragazzi, come va?
Molly: Ciao, va tutto bene.
Alec: Tutto ok.

 

Come avete trovato Londra? Avete avuto un po' di tempo per godervi la città?
Molly: Bene, ma siamo arrivati oggi, per cui non abbiamo ancora visto niente, anche perché qui non abbiamo amici. Magari riusciremo a vedere qualcosa domani.

 

Ah, sarete qui anche domani, buono.  Quanto la vostra terra, un Canada fondamentale per la musica dell'ultima decade di tutto il mondo, ha inciso sulle vostre scelte e sulla vostra formazione?
Alec:  Toronto è come una specie di via di mezzo tra gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, un largo incrocio tra queste due sfere pop. Noi veniamo da un posto molto piccolo, sai cosa voglio dire, un paesino, ma non per questo suoniamo cose esoteriche o un microgenere super-cerebrale. Noi siamo cresciuti con il pop che ascoltavano i nostri genitori, è da questa musica che sono partite le nostre scelte musicali, che è nato quello che suoniamo.

Adesso siete però di stanza a Toronto, com’è la scena musicale della città?
Alec: La scena di Toronto è ribollente, piena di buone band, ad esempio i Moon King, che ci stanno accompagnando per questo tour in giro per l’Europa. Prima di venire qui, invece, nelle ultime date in America, siamo stati affiancati da un’altra ottima band della città, gli Absolutely Free. Insomma, si tratta di una scena veramente eclettica, che non conosce barriere. Pensa che abbiamo attraversato il Canada persino con i Fucked Up, che come sai suonano hardcore, eppure siamo stati bene insieme, è stata una cosa naturale, con nessuno che cercava di prevalere.

Ma veniamo all'Inghilterra e alla C86. E' risaputo che questa compilation sia cardinale tra le vostre influenze, ma voi siete molto giovani, come siete arrivati dunque a questo reperto? Cosa significa davvero per voi?
Alec: Sì, per noi quella cassetta è stata una scelta, un’ispirazione.

In questi giorni state girando il Regno Unito, cosa si prova a suonare per i luoghi della famosa cassetta?
Alec:  E’ molto bello suonare qui, in particolare è stato molto piacevole suonare a Glasgow, ci siamo stati tre o quattro notti fa, è da dove vengono i Pastels no? Una band cui siamo davvero molto legati. Ma ci piacciono molto anche i Primal Scream, in particolare le loro prime registrazioni.

E cosa ne pensate delle ultime cose dei Primal Scream? Hanno cambiato molto il loro stile dopo "XTRMNTR" no?
Alec: Sì, sicuramente ci piacciono le ultime cose dei Primal Scream, come anche quelle dei Pastels, ma noi in ogni caso non siamo stati influenzati proprio dai Primal Scream, ma maggiormente da band più periferiche tra quelle presenti nella C86. Ah, poi abbiamo preso tanto dagli Stone Roses, insomma ci ha influenzato un sacco di roba. E anche da tante altre band, gli stessi Stone Roses, i Blur o gli Oasis, sai tutte le band britpop ci hanno colpito. E certamente gli Smiths. E il twee pop. Insomma, è sempre bello suonare qua, comunque già ci siamo venuti quattro o cinque volte.

Le vostre canzoni sono, con la dovuta ironia, popolate da amori finiti male, persone da lasciarsi alle spalle e così via. Le vostre vite sentimentali sono davvero così a pezzi?
Molly: Oh, no, dai… (ride) Sono solo degli scenari drammatici che vengono dalla mia mente, è solo da lì che vengono.

Anche Archie è un personaggio inventato?
Molly: (ride ancora) Sì, anche lui.

Lo scorso anno il vostro primo Lp è finito nelle classifiche delle webzine di mezzo mondo, inoltre sarete la spalla del tour americano dei Decemberists. Vi aspettavate tutto questo successo?
Alec:  No, ovviamente non ce lo aspettavamo. Una band come noi non si aspetta mai veramente un successo del genere, per non illudersi. Ma poi quando la gente inizia a venire ad ascoltarti ti fa felice. E, vedi, il non aspettarsi il successo lo rende una piacevolissima sorpresa.

I Moon King, vostra band di supporto in questo tour europeo, sono per me quasi una novità, ditemi qualcosa di loro. Come sono finiti ad aprirvi i concerti?
Molly: Qualche anno fa siamo stati in tour con un'altra band, con Daniel (il cantante dei Moon King) che suonava la batteria e Maddy (la chitarrista).

Siete davvero uniti con loro, quindi.
Molly: Sì, esatto.

Proprio ieri ho ascoltato un loro pezzo, "Roswell", fantastico.
Molly: Sì, Roswell è un pezzo veramente molto bello.
Alec: La loro vecchia band si chiamava Spiral Beach, all’epoca avevano diciassette o diciotto anni. Il cantante era Airick, fratello di Daniel, che adesso si fa chiamare Doldrums ed è un artista di musica elettronica molto stimato a Toronto.

Tra una decina di giorni suonerete a Milano, in Italia. E' la vostra prima volta nella mia terra?
Alec: Per me è la prima volta a Milano, Molly invece ci è già stata. Un viaggio zaino in spalla col fratello.
Molly: Sì, vero, per un mesetto.

Siete stati soltanto a Milano o avete visitato anche qualche altro posto?
Molly: Siamo stati a Milano città, un po’ nei dintorni e poi a Roma, non siamo però riusciti ad andare in altri posti che ci sarebbe piaciuto vedere, come la Toscana e la Sicilia.

Volete dire qualcosa ai fan italiani che leggeranno l’intervista?
Alec: Io a Toronto vivo molto vicino a Little Italy, ma comunque non so abbastanza italiano per parlare direttamente ai fan (ride), ma certamente cercherò di dire loro qualcosa durante il live.
Molly: Io ho lavorato per qualche mese in una pizzeria, era davvero un bel posto, la pizza era buona, cucinavamo pizza e olio…

Fa attenzione che io sono napoletano e potrei correggerti su come si fa veramente una pizza, ci vogliono il basilico, il pomodoro, la mozzarella
Molly: (ride) Ma quella dove lavoravo non era proprio una pizzeria, era più un "pizza spuntini".

Una pizzeria take away quindi, in Italia diciamo "pizza al taglio".

Molly: Sì, credo di sì, e comunque era molto diversa dalla pizza che ho trovato a Milano.

Ok ragazzi, l’intervista è finita, buona fortuna per il live. Ci vediamo presto, grazie mille.
Molly: Grazie a te.
Alec: A dopo.

 

(Londra, 28/01/2015)

Discografia

Alvvays(Polyvinyl, 2014)7,5
Antisocialities(Polyvinyl)7
Blue Rev (Polyvinyl/Transgressive)7,5
Pietra miliare
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(da Alvvays, 2014)

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