Districts

Uniti e appassionati

intervista di Stefano Bartolotta

Abbiamo inviato alcune domande via mail ai Districts, che attualmente sono in tour un po' negli Usa e un po' in Europa, e arriveranno da noi il prosssimo 21 aprile al Magnolia di Milano. Le risposte del batterista Branden Lawrence mettono in evidenza quanto questi quattro ragazzi siano uniti come gruppo e tutta la passione che mettono nel fare musica.

La vostra popolarità sta crescendo rapidamente con questo secondo album, almeno qui in Europa. Ciò probabilmente significa che tante persone, me compreso, ascolteranno il primo disco solo dopo questo. Cosa dovrebbero aspettarsi?
Direi che è un po’ più caotico dal punto di vista dello stile, in ogni caso io ne sono ancora molto orgoglioso e credo che la gente capirebbe la nostra musica un po’ di più se lo ascoltasse.

Come funziona il vostro processo compositivo?
Robby di solito arriva con un uovo, cioè una canzone, e noi lo aiutiamo nel renderlo un uovo strapazzato o sodo o come vogliamo che sia.

Penso che uno dei maggiori punti di forza del disco sia il fatto che le chitarre sono molto dinamiche, le trame sono sempre differenti, anche tra l’elettrica e l’acustica. In quale momento arriva questo aspetto nella realizzazione di una canzone?
Rob e Pat sono piuttosto attenti alle diverse tonalità, e amano svariare nelle parti di chitarra in modo da rendere la canzone sempre piena e interessante.

Un’altra cosa che trovo interessante è l'uso della sezione ritmica. Si sente tuta quest’energia nelle chitarre e nella voce ma il ritmo è comunque controllato, ma allo stesso tempo l’energia esce fuorri lo stesso, anche se la sezione ritmica non è feroce in senso stretto. Questo secondo me aggiunge personalità alla vostra musica. Vi chiedo di dirmi tutto quello che volete in argomento.
Certamente, io e Connor cerchiamo di legarci l’uno all’altro e di non suonare sopra la canzone, ma di fare quello che funziona meglio anche se è la cosa più semplice.

Poiché la mia lingua madre non è l’inglese, confesso che la mia attenzione verso I testi viene solo dopo quella nei confronti della musica. I testi sono importanti nelle vostre canzoni? Vorreste darmene una descrizione generale?
Capisco, comunque i testi sono importanti, personalmente adoro come li scrive Rob, è come se ogni volta parlasse onestamente a se stesso, sono molto autobiografici ma la gente si rivede nelle sue parole.

Siete statunitensi ma state anche girando parecchio in Europa, oltre che negli Stati Uniti. State ricevendo riscontri migliori da una o dall’altra parte o state piacendo allo stesso modo ovunque?
Ancora non siamo stati nella parte central degli Stati Uniti e non ci abbiamo mai suonato, ma in Europa finora sta andando alla grande, anche se è difficile per noi capire bene fino a che punto siamo popolari, perché finora non siamo ancora stati nell’Europa continentale e nemmeno, come dicevo, siamo stati in tour in tutti gli Stati Uniti.

Ci sono già molti live report positive in Rete, ma vorrei una descrizione dei vostri concerti da voi, mentre aspettiamo la vostra prima data italiana in aprile.
Perlopiù sono solo capelli che si agitano e scale musicali jazz.

Mi piace molto la copertina del vostro disco, me la potete raccontare?
Si ricollega al titolo del disco, il chicco d’uva che sta marcendo rappresenta sia il fiorire che il rovinarsi. 

Non so per cosa stia la parola “Roebling”, ma il titolo del vostro singolo “4th And Roebling” mi fa venire in mente il football americano. Vi piace questo gioco? A me molto.
No non particolarmente, non guardiamo molto sport in generale, però forza Eagles! Roebling è un ponte e una via a New York, ed era un grande uomo.

Grazie a Guia Cortassa e Lorenzo Righetto per l'aiuto nella traduzione



Discografia

Telephone (autoprodotto, 2014)
A Flourish And A Spoil (Fat Possum, 2015)7
You Know I'm Not Going Anywhere(Fat Possum, 2015)6,5
Pietra miliare
Consigliato da OR

Districts su Ondarock

Vai alla scheda artista

Districts sul web

Sito ufficiale
Facebook