Yann Tiersen

Minimalismo per cuori folk

Quarant'anni da poco compiuti, mezzo belga e mezzo norvegese, Yann Tiersen è con ogni probabilità il minimalista più noto al grande pubblico. Diventato celebre con la colonna sonora de "Il favoloso mondo di Amélie", arriva oggi con "Dust Lane" al suo sesto album. Venti minuti di chiacchierata al telefono ci consentono di conoscere un po' meglio lui e la sua musica.

tiersenvert_02"Eppure, avevo iniziato col post-punk. Stooges e Joy Division mi hanno insegnato, da ragazzo, che quel che conta non è la tecnica. Se poi ho cambiato suono, è in primo luogo perché ho cambiato strumentazione: ai tempi smanettavo un sacco coi campionatori, e mi piaceva includere anche timbri acustici. Poi mi sono detto: 'Perché non suonarli io? Tanto, sono capace…'".
Zoppica un po', l'inglese di Yann Tiersen, e la r lo colora di inconfondibile francesità. Sulle conseguenze della notorietà internazionale non ha dubbi: "Nulla è cambiato con Amélie, anche perché non si tratta di una colonna sonora scritta da zero. I brani composti appositamente sono solo tre; gli altri vengono dai miei primi tre dischi. Con le soundtrack di "Good Bye Lenin!" e "Tabarly" è stato diverso, lì ho cercato di sviluppare un tema e uno stile attraverso composizioni nuove. Scrivere colonne sonore è un'esperienza stimolante, perché si tratta di ragionare non solo sulla musica ma anche sulle immagini e il ritmo di una narrazione. Non saprei dire se preferisco questo, l'aspetto puramente musicale della composizione in studio, oppure l'energia dell'attività live. Di certo sono tre parti insostituibili della mia musica e ognuna mi dà sensazioni che mi soddisfano appieno".
Anche le collaborazioni vedono Yann Tiersen a suo agio. "L'arte di un musicista è fatta di incontri – sintetizza – e il confronto creativo con un'altra personalità può far emergere versanti di entrambi diversi da quelli più consueti". Tra le più recenti e interessanti, il progetto This Immortal Coil: "The Dark Age of Love" (l'anno scorso disco del mese di Ondarock) lo vede accanto a Matt Elliott in tre brani. "Alla Ici d'Ailleurs siamo tutti grandi amanti dei Coil, e al momento di suddividerci il lavoro è stato naturale per me cercare la condivisione con Matt. Abbiamo molto in comune, a livello di sensibilità".

Elliott torna anche in "Dust Lane", appena uscito su Mute Records. "In quest'album, ho voluto lavorare più sulle voci e la forma delle canzoni. L'idea è sempre quella di un flusso che trasporti l'ascoltatore, ma più ricco e allo stesso tempo più libero come strutture. Una volta scrivevo pezzi perlopiù strumentali, ma li strutturavo come canzoni, in modo schematico. Ora faccio canzoni vere e proprie, con le parole, ma può capitare che la voce arrivi solo alla fine! È tutto più fluido. Non è una svolta, è qualcosa che cercavo di fare da tempo: in fondo, "Les retrouvailles" era un po' un banco di prova per "Dust Lane". Questa però è la prima volta che riesco nel mio intento.
"Quando compongo musica, non mi siedo a un tavolino a pensare. Prendo in mano uno strumento e cerco di fare il vuoto nella mia testa, poi comincio a improvvisare. Per questo preferisco gli strumenti acustici: mi permettono un approccio più istintivo. Registro sempre tutto quello che faccio. È così che nascono i miei pezzi: anche le versioni definitive, non sono che una selezione di prove di questo tipo. Per questo può capitare che parta con un'idea, ma finisca per realizzare tutt'altro; tutto dipende dal clima del momento. Sono molto contento che mentre lavoravo a "Dust Lane" si sia creato lo spirito giusto per quel che desideravo da anni.
tiersenviol"Ho provato anche ad ampliare la tavolozza con l'elettronica. Amo molto il suono un po' retrò di strumenti come il Moog o l'Ondes Martenot usato da Olivier Messiaën. Quando componevo, avevo proprio in mente i suoi lavori, o la Sagra della primavera. Volevo creare un affresco ricco, di cui però potessero osservarsi con attenzione tutti i dettagli".
Mai come in questo lavoro emerge una sinergia con lo spirito corale di molta musica di oggi, che fa leva su elementi cari a Tiersen: il folklore, il sinfonismo e un malinconico senso di spensieratezza. "Credo che sia davvero un grande momento per la musica. Amo molto lo stile di Animal Collective, Grizzly Bear, Sigur Rós e in particolar modo di Sufjan Stevens. Il suo ultimo Ep è bellissimo ed è molto vicino al mio modo di intendere l'elettronica. Credo stiamo vivendo un ritorno allo spirito degli anni Sessanta, in cui la musica significava creatività e condivisione. Anche il pubblico ha abbandonato la ripartizione in sette di qualche decennio fa: a un concerto ci trovi gente di ogni tipo, e anche per i musicisti la sensazione è simile, il mescolamento risulta una cosa naturale".
In fin dei conti, Yann Tiersen si ritrova più nell'entusiasmo di questa scena trasversale che nelle etichette affibbiategli dalla critica. "Modern classical? Bullshit!", taglia corto.

E il futuro? "A ottobre parte il tour di 'Dust Lane'. Suoneremo i brani del disco e qualche pezzo vecchio. Anche da Amélie: tantissimi vengono per sentire quelli, e si trovano spiazzati dalle versioni del tutto rinnovate che ci divertiamo a proporre. Noi cerchiamo di non ripeterci! All'inizio, tanti lasciavano perfino il concerto per il suono troppo rock. Si aspettavano solo fisarmoniche e Montmartre… Ora però tutti entrano presto in sintonia col nuovo stile.
"Ovviamente anche coi brani di "Dust Lane" cercheremo di stupire: abbiamo in programma versioni totalmente acustiche, con archi e fiati".
Il tour inizia a New York e toccherà l'Italia in due date: 25 novembre a Milano, 27 a Rimini. Un'ottima occasione per scoprire che Yann Tiersen è ben più che l'autore di un paio di colonne sonore carine…

(10/10/2010)

Discografia

IN STUDIO
La Valse des Monstres (Sine Terra Firma, 1995)
Rue des Cascades (Sine Terra Firma, 1996)
Le Phare (Ici d'Ailleurs, 1998)
L'Absente (Emi, 2001)
Les Retrouvailles (Ici d'Ailleurs, 2005)
Dust Lane (Mute, 2010)
Skyline (Mute, 2011)
Infinity (Mute, 2014)
EUSA (Mute, 2016)
ALL (Mute, 2019)
Portrait (Everything's Calm/Mute, 2019)
Kerber (Everything's Calm/Mute, 2021)
11 5 18 2 5 18 (Mute, 2022)
COLONNE SONORE
Le Fabuleux destin d'Amélie Poulain (Virgin, 2001)
Good Bye, Lenin! (Emi, 2003)
Tabarly (Emi, 2008)
MINI ALBUM
Tout est calme (Ici d'ailleurs, 1999)
Palestine Ep (Ici d'ailleurs, 2010)
LIVE
Black Session: Yann Tiersen (Emi, 1999)
C'était ici (Emi, 2002)
On toure (Emi, 2006)
COLLABORAZIONI
Bästard ~ Tiersen (Ep, Ici d'Ailleurs, 1999)
Yann Tiersen & Shannow Wright (Ici d'Ailleurs, 2004)
This Immortal Coil: The Dark Age of Love (Ici d'Ailleurs, 2009)
Pietra miliare
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