19/05/2018

Vegetable Orchestra

Teatro Sociale, Mantova


Sabato 19 maggio presso il Teatro Sociale di Mantova si è esibita la Vegetable Orchestra. Si tratta di una formazione davvero singolare, come ampiamente mostrato la sera stessa del concerto, dato che utilizza come strumenti degli ortaggi: così le carote e le zucchine diventano flauti, le melanzane sono usate come percussioni, i porri dei simulacri di violino: gli strumenti sono costruiti intagliando verdure fresche nelle ore precedenti il concerto e amplificati con microfoni speciali. I brani proposti si sono rivelati tutti curiosi e insoliti, alternando suoni bizzarri ad altri più abituali, attraverso vere e proprie mini-sinfonie, che l'orchestra ha gestito con destrezza e originale virtuosismo.

Nata a Vienna nel febbraio 1998 per iniziativa di un gruppo di artisti attivi in diverse discipline, l’idea originaria dell'ensemble era di creare un’esperienza sonora multiforme e trasversale, da esibire soprattutto in sede live, trovando le proprie radici nella musica concreta, nelle avanguardie, in alcune composizioni di Cage e Stravinsky. 
Così tramite brani propri e cover, il gruppo ha deliziato e divertito il pubblico mantovano, accorso all'evento (assolutamente gratuito) inserito nell'ambito della rassegna culturale del Food & Science Festival, organizzata da parte dell'associazione Frame (fra i cui membri c'è anche Emiliano Audisio, ex-Linea 77).

Non sono mancati momenti di forte autoironia, come quando l'orchestra ha parodizzato il kraut-rock annunciando di voler proporre un "rock del cavolo" (i crauti altro non sono che cavoli tagliati finemente e fermentati) e suonando questi ultimi, o meglio grattuggiandoli a ritmo di headbanging, dopo averli collegati a un amplificatore iper-distorto per un risultato cacofonicamente tranciante e surreale.
Certamente la simpatia è uno dei maggiori pregi degli austriaci. Ma soprattutto i membri dell'orchestra si sono rivelati estremamente disponibili e gentili con il pubblico, sia durante l'esibizione (scherzando, conversando in un mix di inglese e italiano, raccontando storie) che nel dopo esibizione, quando si sono prestati a incontri a tu-per-tu mostrando anche gli "strumenti" utilizzati e invitando a usarli.