17/07/2022

Jeff Beck & Johnny Depp

Umbria Jazz, Arena Santa Giuliana, Perugia


Stratocaster bianca, occhiali da sole e gilet su maglietta chiara. Entra così Jeff Beck sul palco di Umbria Jazz, senza troppi fronzoli e con l’aria di chi sa precisamente cosa sta per andare in scena in una calda - ma tutto sommato ventilata - serata di metà luglio. Il concerto del virtuoso di Sutton chiude il lungo festival perugino che va avanti da dieci giorni - o quarantanove anni, per chi ha un minimo di memoria storica.

 

Sul palco del Santa Giuliana Jeff Beck esordisce con “Star Cycle”, affogando subito l'arena con sonorità fusion e distorsioni rock, senza dilungarsi in parole e superflue digressioni. Sono infatti rari i momenti in cui Beck si avvicina al microfono per rivolgersi al pubblico, quasi a voler ribadire che il modo in cui preferisce esprimersi è con le dita e non con la bocca. Di tanto in tanto alza il braccio ringraziando un pubblico che non poteva accoglierlo meglio di così: oltre cinquemila spettatori e nessun biglietto invenduto. Ma sono solo numeri di algida cronaca, che non valgono poi così tanto al cospetto di Beck e delle sue mani rugose, ancora sorprendentemente ferme e veloci.

Lo show è un continuo avvicendarsi di pezzi più o meno recenti - da “Big Block” fino a “Brush With The Blues”, passando per le cover di “Caroline, No” (Brian Wilson) e “Stratus” (Billy Cobham) - eseguiti con una fermezza e una sicurezza inusitate per un uomo che naviga a vele spiegate verso l’ottantina, illusionista non soltanto delle sei corde, ma anche del tempo che scorre, capace di farci credere che l’unico tempo che conti davvero sia quello che scandisce l'incedere di una canzone e non il succedersi degli eventi.
Commovente l’esecuzione di “Midnight Walker”, che spezza d'improvviso l’ondata dirompente delle distorsioni per adagiarsi su atmosfere eteree e compassate, costruendo un ponte verso qualcosa di astrale e remoto, situato nello spazio infinito ad anni luce di distanza dal campanile di Santa Giuliana, che dietro alla tribuna dell'Arena svetta come un razzo costruito più di sette secoli fa.

 

Sarebbe tuttavia ipocrita raccontarci che quelle migliaia di anime assiepate sugli spalti e nelle sedie della platea si trovino lì solo per Jeff Beck. Assetati di curiosità e voyeurismo molti di loro erano lì anche (e soprattutto) per vedere dal vivo Johnny Depp, reduce dalla recente diatriba giudiziaria contro Amber Heard, evento che ha innalzato ancor di più l’hype dell’evento (quella perugina è la prima delle quattro date italiane insieme al chitarrista inglese).
Ad accoglierlo sul palco, dopo circa un’ora di show, un boato squassante e le labbra fedeli di chi il nuovo “18” - album del duo più improbabile del rock mondiale - se lo è già mangiato con le orecchie, a pochissimi giorni dalla data di pubblicazione (15 luglio 2022). “This Is A Song For Miss Hedy Lamarr”, “Isolation” di John Lennon e la affascinante versione grunge di “Venus in Furs” sono solo tre pezzi di un set che è durato all’incirca un’ora e che ha visto Depp, inizialmente incerto, acquisire più sicurezza con il passare dei minuti.

 

Alla fine rimane l’applauso della gente, le urla delle groupies, il duo che scompare e riappare per l’encore (“A Day In The Life”) e il pubblico che corre sotto il palco, infrangendo le regole del bon ton e dei posti numerati. Tutto per portarsi a casa un pezzettino di storia del rock e una piccola parte di Hollywood, meno lontana del solito in questa strana e magica serata perugina di metà luglio.

(foto di David Morresi)



Setlist

Star Cycle
You Know You Know (Mahavishnu Orchestra cover)
Stratus (Billy Cobham cover)
Midnight Walker (Davy Spillane cover)
Big Block
Caroline, No (Brian Wilson cover)
Brush With the Blues
Cause We've Ended as Lovers (Syreeta cover)
You Never Know
Rumble (Link Wray & His Raymen cover)
This Is a Song for Miss Hedy Lamarr
Let It Be Me (Gilbert Bécaud cover)
Isolation  (John Lennon cover)
Time 
(Dennis Wilson cover)
Venus in Furs (The Velvet Underground cover)
Little Wing (The Jimi Hendrix Experience cover)
The Death and Resurrection Show  (Killing Joke cover)

Encore

A Day in the Life (The Beatles cover) 

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