03-06/06/2022

Wave Gotik Treffen 2022

WGT, Lipsia (Germania)


Il ritorno a Lipsia dopo due anni di attesa

 

Dopo due anni di sospensione forzata, torna a Lipsia il Wave Gotik Treffen alla sua 29esima edizione. Quest’anno partiamo con due amici, il più giovane Mirco che è al suo primo WGT e Andrey, frequentatore abituale che lo considera, come noi, un appuntamento immancabile: ci accompagneranno e ci guideranno nei meandri della musica oscura grazie alla loro vasta cultura musicale.
Dopo questi ultimi difficili due anni, rimettere piede a Lipsia al WGT è talmente emozionante che non crediamo ai nostri occhi: tutto ci appare surreale e per certi versi il tempo sembra non essere passato. Si respira il fermento dei preparativi del festival che sta per aprire i battenti. Ritrovare i luoghi a noi cari e così familiari, dai quali siamo rimasti lontani per ben tre anni, ci rende più felici che mai: aver vissuto situazioni difficili ti fa quasi apprezzare di più ciò che già amavi.

 

Proseguiamo la serata partecipando alla consueta festa inaugurale al Moritzbastei, gli antichi bastioni della città risalenti al 1551, che ora ospitano un centro culturale con spazi performativi. Il locale è affollato e ci sono proprio tutti: ottima musica in un’atmosfera vivace, allegra e amichevole. Finalmente riuniti per incontrarsi nei passaggi sotterranei e nei grandi locali con temi musicali diversi, ed è proprio attraversando uno dei passaggi che facciamo il nostro primo incontro tra la folla: Matthias Witte, artista e noto esponente della scena goth, che ha partecipato, nei panni di sé stesso, insieme a Freyja Macleod (Alias Black Friday) al film documentario "Goths Und Die Welt (My Life In Black)", scritto e diretto da Anna Schmidt.

Venerdì 3 giugno 2022

 

img_5709E’ venerdì 3 giugno e si dà inizio al festival! La nostra prima tappa è l’Agra Park, dove abbiamo appuntamento con l’organizzatore, Cornelius, per ritirare il nostro press-pass. Ci accoglie sorprendendoci un po', perché vestito di bianco e, gentile come sempre, ci racconta della sua esperienza negli anni al WGT, avendo partecipato dalle primissime edizioni.
Quest’anno sono presenti 194 band e sarà difficile fare un programma in modo da vedere tutte quelle che ci interessano di più. 
Iniziamo con la consueta visita all’area shopping dell’Agra Park, dove tra i tanti, bellissimi stand, ci colpiscono macabre creazioni di Elisa Lo Presti. I suoi dipinti raffigurano l’anima dark della realtà che tanto ci appartiene e affascina. Ci fermiamo allo stand di Gothicat per comprare le originali t-shirt e lì incontriamo Adriano degli Ash Code, progetto napoletano di talento, salutandolo con l’augurio che possa veder meritatamente realizzato il suo grande desiderio: esibirsi come supporto ai Bauhaus.

 

lord_ferNel pomeriggio ci aspetta il picnic vittoriano, nel bellissimo parco boscoso Clara Zetkin Park, dove i visitatori possono incontrarsi in un bel caffè all'aperto. Uno storico palco per orchestra, il monumento a Schubert e bellissime piante fiorite fanno da cornice alla riunione della popolosa comunità goth. All’ingresso vediamo un piccolo e allegro corteo nuziale vestito di nero, che si dirige verso un pullman panoramico della città antica: la sposa in abito nero ottocentesco, i capelli raccolti in treccine e un bouquet di gigli del Nilo, anche lo sposo in elegante abito nero e la loro damigella, una bimba piccola in gonnellina di tulle nero e cappellino di paglia con fiocco e bordo neri li raggiunge correndo e tenendo in mano un palloncino nero legato a un filo.
Entriamo nel parco e subito, tra le piante in fiore, si apre alla nostra vista un corteo in cui sfilano misteriose nobildonne in abiti sfarzosi, dame oscure, vampiri ed elfi. Passeggiando ci imbattiamo più tardi in una fata lunare col suo cestino pieno di biscotti neri. Ci colpiscono in particolare i costumi d’epoca attualizzati con accessori in stile cyber-goth. L’affluenza al picnic è davvero notevole e tra la folla scorgiamo alcune personalità di spicco della scena goth: Valentin Lucien Winter, stilista, modello e artista dalle sembianze di principe oscuro di fiabe gotiche, accompagnato dalla modella Esther Von Nachtschatten, dallo sguardo vermiglio e i lunghi capelli viola ondulati coperti da un velo funebre.
C’è anche la vlogger Black Friday, punto di riferimento della comunità goth, con la sua figlioletta neonata Severine Alainn, adorabile nel suo vestitino vittoriano nero completo di cuffietta. Avevamo intuito che avrebbe partecipato al WGT, un evento particolarmente importante e desiderato dopo essere rimasta bloccata in Nuova Zelanda per 32 mesi a causa della pandemia. E’ la sua prima figlia, nata proprio in quel periodo, il 17 ottobre 2021.

Proseguendo la nostra passeggiata, facciamo un altro interessante incontro: il dj Fer Salas, meglio noto come Lord Fer, che col suo aspetto da vampiro del XVIII secolo non passa inosservato. Personaggi iconico della scena goth in Messico e fondatore di El Real Underground di Città del Messico, ci saluta amichevolmente e ci annuncia entusiasta la sua prossima data italiana. Non mancano mai anche personaggi improbabili in outfit d’epoca stravaganti, colorati e carnevaleschi, che poco hanno a che fare con l’estetica goth, ma che sono ugualmente ben accolti e si amalgamano nel paesaggio nero. Per questo motivo il picnic vittoriano assume a tratti l’aspetto di una festa carnevalesca, ma essere
goth significa molto più che semplicemente mascherarsi: è la ricerca di un significato profondo della vita attraverso l’esplorazione del suo lato oscuro, è la passione autentica per la musica che lo esprime, è uno stato mentale. Un outfit senza tutto questo resterebbe solo un outfit.

of_the_wandL’ora di inizio dei concerti si avvicina finalmente e ci dirigiamo al Volkspalast Kuppelhalle, caratteristico per l’elegante sala concerti. Arrivati in anticipo, andiamo a conoscere Kim Larsen, danese, fondatore di Of The Wand & The Moon, progetto di folk apocalittico - o più precisamente loner folk, come lui stesso lo ha definito - dalle tematiche introspettive, con nove album all'attivo. L’ultimo, uscito nel 2021, l'ottimo "Your Love Can't Hold This Wreath Of Sorrow", racconta l’atmosfera autunnale e malinconica che il mondo sta vivendo. Siamo come ipnotizzati dall’atmosfera nostalgica e dallo stile elegante dell’esibizione, accompagnata da uno spettacolo video di scene tratte da vecchi film in bianco e nero di Louis Malle, che rispecchiano l’universo malinconico di Kim Larsen: il percorso tormentato dei personaggi, primi piani di sguardi inquieti e affascinanti di Jeanne Moreau ne “Gli amanti” e di Alain, protagonista di “Fuoco Fatuo”, nella sua ricerca inutile di un motivo per vivere. Il vuoto esistenziale, l’amore perduto, ritrovato e smarrito di nuovo, le pulsioni irresistibili, l’impossibilità di vivere secondo regole sociali ipocrite, la solitudine, i ricordi, lo sconforto che deriva dall’osservazione della società: questi sono i temi ricorrenti e attuali dei brani, che rievocano visioni di vecchi film.

 

black_friday_02Al Volkspalast arriva anche Black Friday, accompagnata da suo marito Mister Owl e dalla piccola Severine. Risponde al nostro saluto amichevolmente e si divide tra la sua bimba che riposa all’esterno, al riparo dal volume della musica, e il concerto di The Devil And The Universe, di cui è grande fan, in un frettoloso andirivieni dalla Kuppelhalle. Noi invece non ci perdiamo neanche una nota del live che è un rituale iniziatico esplosivo. L’originale trio viennese, del quale anche John Carpenter è un estimatore, è stato fondato dal carismatico leader Ashley Dayour e da David Pfister. Il genere appartiene al ritual, al ghost wave e per meglio dire, o, per usare le loro parole, al goat wave. Il moniker deriva da due carte estratte dai tarocchi del grande occultista Aleister Crowley. L’ultimo album “Goatopia” è ispirato a “Utopia” di Thomas More.

 

devil_and_the_universe_La musica dei Devil And The Universe, prevalentemente strumentale, colonna sonora di film mai girati, è un viaggio oscuro della mente: esoterica, psichedelica e visionaria, scandita da una ritmica tribale incalzante, ma anche pervasa da toni umoristici in un perfetto equilibrio. L’umorismo si riflette anche nello stile, in particolare quando il trio indossa maschere da capre, autodefinendosi “i tre caproni”.
Il pubblico partecipa in modo entusiasta e resta piacevolmente spiazzato quando, sul brano “What Time Is Love”, entra in scena un misterioso personaggio danzante vestito da unicorno. Dopo il concerto, ci spostiamo nella sala sottostante, la Kantine, e concludiamo la serata in modo leggero con i Death In Rome, noto gruppo che fa cover di brani pop in versione neofolk.

Sabato 4 giugno 2022

 

wgt_2La mattina andiamo a Heidnisches Dorf, il villaggio medievale, e sulla strada verso l’ingresso rimaniamo incantati alla vista di alcuni splendidi rapaci esibiti sul braccio da tre falconieri: un gufo, una civetta e un barbagianni. E’ lì che incontriamo anche Egan e la sua ragazza Chealsie. Lui è un musicista di Seattle che ci parla del suo interessante progetto folk, Headstone Brigade, in cui canta e suona la fisarmonica. Oltre ai musicisti che salgono sul palco, al WGT s’incontrano nuovi amici e musicisti innovativi da ogni parte del mondo. Oggi qui su un grande palco esterno suonano i Trobar de Morte e i Corvus Corax.
Possiamo rilassarci sul prato, mangiare qualcosa di gustoso in uno degli stand forniti di grandi pentoloni di ferro, girare tra i banchi del mercato medievale e vichingo e ovviamente bere il Met o un buon sidro tra un’ampia scelta di gusti. Nel pomeriggio ci spostiamo all’Haus Leipzig e troviamo il locale affollato, al punto che gli ingressi sono contingentati. In moltissimi si sono dati appuntamento lì e tra la gente che chiacchiera sorseggiando un drink scorgiamo proprio Ronny Moorings e Mojca Zugna dei Clan Of Xymox, band storica della darkwave. In particolare, Ronny ci saluta in modo confidenziale con nostra grande soddisfazione. Poco dopo scambiamo due parole anche con gli Hapax (Diego Cardone, Michele Mozzillo e la sua bellissima moglie Alessandra, protagonista del video di "Silvery Track").

 

whispering_sons_2_01I concerti sono stavolta all’insegna del dark indie, del post-punk dalle sfumature più oscure. Dopo The Exploding Boy, Then Comes Silence e The Names, finalmente salgono sul palco gli attesissimi Whispering Sons, band belga che ha debuttato nel 2018 con lo splendido “Image”, nota per le sue sonorità cupe e introspettive e per le sue impetuose performance live. La carismatica frontwoman Fenne Kuppens domina il palco: perfettamente a proprio agio, con la sua voce profonda e ipnotica, si dimena, si muove, fissa il pubblico con sguardo intenso e altero, restando assolutamente spontanea e autentica in ogni gesto e giocando con l’ambiguità gender nel look. L’intensità con la quale si esibisce lascia senza respiro, inettandoci scariche di adrenalina al punto da farci pensare a lei come a un nuovo Ian Curtis in versione femminile. Grande la risposta del pubblico, specialmente sulla hit “Alone”. Questo live al WGT consacra gli Whispering Sons a band di spessore, destinata a realizzare grandi cose anche in futuro.

Domenica 5 giugno 2022

 

trobar_de_morte_2Di mattina ci incontriamo al mercatino medievale al Moritzbastei per un gustoso sidro artigianale e ci soffermiamo al chiosco dov’è in vendita il programma illustrato del festival. Spicca una scritta sul poster affisso alla parete: “No Place For Hate, Sexism, Racism, Fascism, Homophobia, Anti-semitism”. Il WGT e la musica stessa sono luoghi dove i disvalori citati non trovano spazio ed è anche per questo che qui ci sentiamo a casa.
Nel pomeriggio facciamo visita alla chiesa gotica Kirchenruine di Wachau. Al nostro arrivo c’è già molta gente, prendiamo una bibita e attraversiamo il piccolo cimitero.
E’ la prima volta che vediamo dal vivo i Trobar De Morte, un gruppo ethereal-pagan-folk spagnolo, composto da ben otto elementi: alla formazione classica si aggiungono viola, violino, flauto e ghironda. Il loro ultimo album, “The Book Of Shadows”, ha confermato la piena maturità raggiunta dalla band. Lady Morte, affascinante e oscura sacerdotessa dagli occhi neri, vocalist e mente del gruppo, appare in una veste medievale rossa con un cappuccio. Entra in scena anche una danzatrice dai poteri magici. Il rituale del ciclo della vita si celebra all’interno delle rovine della chiesa gotica con sonorità a tratti soavi, a tratti solenni e tribali, che si elevano al cielo. Intense danze rituali con pugnali e campanelli, vocalizzi suggestivi rievocano atmosfere sognanti in una dimensione senza tempo. La voce incantarice e il misterioso e benevolo sorriso di Lady Morte, che in alcuni brani suona la ghironda, trasportano in un universo dove il dialogo con la natura e la sua centralità nella vita umana sono incessanti, ricordandoci che come esseri umani siamo parte integrante di un costante processo di creazione/distruzione, con un ruolo marginale rispetto alle forze della natura talvolta imprevedibili e misteriose. Un mondo oscuro in cui possiamo vivere solo se non dimentichiamo il nostro ruolo, in un cerchio senza inizio né fine per l’eternità.

 

69_eyesDopo il concerto torniamo verso il centro della città per i live che si terranno all’Agra. Dopo una pausa nel parco dell’area ristorazione siamo pronti per i concerti dei gruppi più noti. Aprono Ronny Moorings e i suoi Clan Of Xymox, gruppo storico e tra i capostipiti del gothic rock dal 1983, con brani vecchi e intramontabili oltre ai nuovi dall'ultimo album “Limbo”, ispirato alla pandemia. Seguono i tedeschi Girls Under Glass, anche loro attivi dagli anni 80, che entusiasmano i fan.
La terza band è attesissima: i 69 Eyes, presentati come i vampiri di Helsinki e fortemente acclamati, fanno scatenare il pubblico con il loro goth'n'roll, un termine coniato per le loro sonorità e tematiche gothic espresse con un rock iper-energetico. Jyrki 69 con occhiali scuri, giacca e pantaloni di pelle, è in ottima forma: autore della maggior parte dei testi delle canzoni, con la sua voce profonda e il suo modo di cantare lascia trasparire le influenze di Elvis Presley, Jim Morrison, Iggy Pop, David Bowie e Glenn Danzig. Il live è un grande successo annunciato.
A seguire, il duo tedesco Lacrimosa, il più noto esponente della Neue Deutsche Todeskunst, che ha poi subito un’evoluzione stilistica multisfaccettata e interessante. A chiudere la serata è il midnight special del grande Gary Numan: un potente live che egli stesso ha in seguito definito tra i migliori della sua carriera. Pioniere del synth-pop, Numan è una leggenda, con ben 45 anni di carriera alle spalle. Il pubblico, molto eterogeneo anche per età, gli riserva un'ovazione, adeguata a un artista del suo calibro.

Lunedì 6 giugno 2022

 

2668a9c2e8d14118a7566f958b412830_01E’ l’ultimo giorno del festival e, come ci aspettavamo, ci assale la consueta tristezza, ma il nostro programma è ricco anche oggi e ci risolleva. Di mattina ci rechiamo alla stazione centrale a visitare la mostra Necropolis: trentacinque artisti messicani, tra pittori, fotografi, scultori e registi, offrono la loro personale visione della morte, andando oltre le tipiche rappresentazioni colorate del folklore messicano. Il culto della morte ha radici profonde nella cultura ancestrale preispanica del Messico, evidenziando l'indissolubile unione della morte alla vita, e il titolo della mostra vuole essere un riferimento ai decessi causati dalla pandemia.

 

Chiamiamo poi un taxi per spostarci a Heidnisches Dorf per il pranzo e ne arriva uno taggato 666! Perfetto per la nostra destinazione. Attraversiamo a piedi il ponte di legno sul piccolo fiume e, varcata la soglia, ci ritroviamo catapultati nel magico mondo del villaggio medievale. Tra gli stand di bellissimi vestiti, gioielli d’argento e pietre e oggetti di artigianato vario, compriamo delle spezie esotiche particolari e un piccolo strumento a fiato medievale.
Nel pomeriggio andiamo a vedere alcune band tedesche al Felsenkeller: gli Schöngeist, che suonano anche il loro bellissimo brano più popolare "Wehe!" e gli Enter Tragedy, giovane band gothic-metal fondata nel 2011, con un live travolgente e teatrale in cui a un certo punto il cantante strappa una foto di Putin.
Ci spostiamo poi all’Haus Leipzig, dove è appena iniziato il live di William Maybelline dei Lebanon Hanover, in veste di Qual, il suo progetto solista Ebm dalle sonorità neo-dark. Adrenalinico e aggressivo, con la sua voce cupa e baritonale, coinvolge completamente il pubblico in un live esplosivo e di successo, con la sala strapiena.

 

In serata facciamo ritorno al Volkspalast per l’ultimo concerto: In Slaughter Natives (Svezia), nati nel 1985, sono annoverati tra i padri fondatori del martial industrial. Il pubblico si muove al lento ritmo guerresco, trasportato in un’oscura atmosfera apocalittica e desolata.
Come in ogni edizione, il festival si chiude con il party al Moritzbastei, che è una garanzia di ottima musica e atmosfera suggestiva nelle varie sale a disposizione.
Numerosi artisti notevoli hanno preso parte al WGT 2022. Solo per la sovrapposizione dei concerti non abbiamo potuto vedere, tra gli altri, And Also The Trees (Uk), Lamia Vox (San Pietroburgo), Lindy Fay Hella & Dei Farne (N) dei Wardruna, Ritual Howls (Usa), Winterkalte (D) con lo show del trentesimo anniversario, Alcest (F) e GGGolDDD (NL).
Cornelius ci aveva svelato che con il suo staff è già al lavoro per l’organizzazione del prossimo WGT 2023 e per il 30esimo anniversario ci aspettano bellissime sorprese. L’attesa con il countdown per il WGT 2023 è iniziata subito!