Uscirà il prossimo 12 marzo e sarà la prima release dopo la firma con la Nonesuch Records: Devendra Banhart torna sulle scene con il suo ottavo disco in studio. Co-prodotto dallo stesso cantautore e dal suo storico chitarrista, Noah Georgeson, "Mala", questo il titolo, è stato registrato nell’home studio Losangelino di Banhart, prima del suo trasferimento a New York, con un Tascam trovato in un banco dei pegni. "Molto del primo hip-hop era fatto con i Tascam" ha spiegato lo stesso Banhart "e sapendo che i miei pezzi non sono in nessun modo hip-hop, abbiamo pensato fosse interessante capire come potessero suonare con questa tecnologia". Il titolo, "Mala", è ispirato all’attuale fidanzata del cantautore, la designer serba Ana Kras: "mala", in lingue est-europee, infatti, sarebbe un vezzeggiativo affettuoso; la copertina, invece, è un dipinto realizzato da Banhart stesso, artista, oltre che musicista, con un curriculum espositivo di tutto rispetto.
Questa la tracklist:
1. Golden Girls 2. Daniel 3. Für Hildegard von Bingen 4. Never Seen Such Good Things 5. Mi Negrita 6. Your Fine Petting Duck 7. The Ballad of Keenan Milton 8. A Gain 9. Won’t You Come Over 10. Cristobal Risquez 11. Hatchet Wound 12. Mala 13. Won’t You Come Home 14. Taurobolium
Il primo singolo, "Für Hildegard von Bingen", è ispirato a una santa cattolica del 12mo secolo anche compositrice, scrittrice e teologa. Spiega il cantautore: "Nella mia testa c’era questo piccolo film, un universo alternativo, credo: Hildegard è sequestrata nel suo monastero, un giorno riceve una cassetta VHS con i primi VJ di MTV, e impazzisce: "È la cosa che fa per me", sostiene "Questo è il modo in cui trasmetterò il mio messaggio", così, scappa dal monastero... e diventa una VJ"