Scratch Acid

La via blues al post-hardcore

I giovanissimi Scratch Acid da Austin riuscirono a impiantare in Texas, terra promessa del country, una sorta di "post-hardcore", profondamente ispirato da un'anima blues

di Tommaso Franci

Gli Scratch Acid (Austin, 1982-1987) furono un gruppo texano di post-hardcore che basava la propria musica sul blues.
Per i condizionamenti geografici e sociali si consideri che il Texas è la terra dei ranch (Texas Rangers) e delle piantagioni (il Texas è il granaio dell'America), passata dai fuorilegge e le sparatorie, prima al petrolio (anni 30) e poi all'alta tecnologia (Houston è capitale della Nasa e sede della Compaq) e alla cultura (Austin è forse la più importante Università statunitense del Sud). Tra finanzieri e allevatori, la società texana è patriarcale e conservatrice. Il Texas detiene il triste primato delle esecuzioni di condannati a morte. Con 18 milioni di abitanti è lo stato americano più popoloso dietro la California.
Per i condizionamenti musicali, si consideri che il Texas è la patria del country (il cosiddetto "outlow" o country per fuorilegge, in opposizione a quello tradizionale di Nashville) e del "tex-mex" o "southern-rock" (che risente della latinità messicana della polka, del valzer e della fisarmonica).

In campo rock nel 1982 ad Austin non c'era la morte: altrimenti gli Scratch Acid non sarebbero stati possibili. Tuttavia mentre l'ultima novità americana, l'hardcore, si era trasferito da Los Angeles a San Francisco, Washington e Chicago, al Texas parevano non restare che i retrò ZZ Top (Houston) e l'eredità degli storici 13th Floor Elevators (Austin). Senza considerare il blues anni 80 di Stevie Ray Vaughan.
Importarono l'hardcore in Texas gli Mdc nel 1980. Ma per registrare del materiale dovettero lasciare Austin per la West Coast. Stesso dicasi dei Dicks. Più fortuna ebbero i Big Boys (sempre di Austin), i quali però già non facevano più hardcore: proprio come i Butthole Surfers (di San Antonio), che dai primi presero l'abbrivio.
Big Boys e Butthole Surfers facevano un post-hardcore barocco e freak (Captain Beefheart), più prossimo al garage-rock degli Stooges e alle nenie dei Pere Ubu che alle sincopi dei Germs. Insomma, più prossimo al blues che al rock n'roll.
E più prossimi al blues che al rock n' roll si presentarono i giovanissimi Scratch Acid che, per proporre qualcosa di originale e avanguardistico, dopo aver mandato a memoria ogni punk di Londra e ogni hardcore della lontana Los Angeles, pensarono bene di rimanere alle atmosfere febbrili, trasfigurate, oscure, ancestrali della propria patria. Con tutte le influenze musicali che per esprimere queste occorrevano. Ne derivò un blues primigenio e industriale al tempo stesso: il corrispettivo esatto dell'accostamento Australia-Germania operato tempo prima dai Birthday Party di Nick Cave, senza i quali gli Scratch Acid non sarebbero stati possibili, per temi, ambientazioni, sound e tecnica.
Dopo gli Scratch Acid, il rock texano continuerà su strade consimili con Ed Hall e Pain Teens, sino al sound globalizzato (ma più attaccato alle radici-Scratch Acid di quanto appaia) dei Pantera.

Come i Rites Of Spring sono i Fugazi prima di aver conosciuto gli Slint, così gli Scratch Acid sono i Jesus Lizard prima di aver conosciuto Steve Albini.
Se appare finanche scontato che il rock (e più in generale l'arte) prediliga esprimersi seguendo il lato negativo, doloroso, mortuario della vita, gli Scratch Acid hanno esacerbato tanto questo lato da trapassarlo sino a ottenere (nella forma artistica stessa) esisti relativamente luminosi.
Per quanto giovani, gli Scratch Acid erano già un musicista meglio dell'altro: alla batteria Rey Washam, al basso David Wm. Sims, alla chitarra Brett Bradford, alla voce David Yow.
Dopo cinque anni di anonimato e gavetta, dopo due Ep ed un Lp tanto sconosciuti, all'epoca come ora, quanto ai vertici del rock, dell'epoca come di ora, gli Scratch Acid, come già gli Mdc e i Dicks, decisero di abbandonare la patria ingrata e ignorante (e che pure così nelle barbe avevano sviscerato). Ma nel far questo si sciolsero. Gli Scratch Acid si sciolsero quando Rey Washam e David Wm. Sims furono chiamati a Chicago (come già Mdc e i Dicks a San Francisco da Jello Biafra) per costituire la sezione ritmica del nuovo progetto di Albini, i Rapeman: per i quali Albini aveva dimesso i Big Black. Bradford rimase in Texas. Yow seguì gli altri due anche se, in rotta con Washam, potette contare solo su Sims. Perché Yow, nella Chicago dei Naked Raygun e di tanti altri hardcorer già allora andati, se non sentiva necessità di fare hardcore, doveva comunque sentire necessità di fare musica. Da qui la fondazione dei Jesus Lizard, la più logica continuazione degli Scratch Acid (di cui finiscono per costituire la versione metropolitana). Sims per un paio di anni (1988-1989) si dibatté tra Albini e Yow, mentre un batterista come Washam (poi nei Didjits e nei Ministry) che perde l'opportunità di una vita (di suonare in un gruppo che arriverà sino al contratto con la Capitol) è un altro esempio di come mangiarsi le mani nel rock.
I lavori degli Scratch Acid furono originariamente pubblicati dalla locale "Rabid Cat", quindi, dopo l'incontro con Albini e la fortuna dei Jesus Lizard, dalla label indie "Touch & Go" (nata a Chicago nel 1981, annovera: Killdozer, Didjits, Butthole Surfers, Die Kreuzen, Big Black, Laughing Hyenas, Slint).

Scratch Acid (Ep, 1984): 8 brani, 22 minuti.
L'esordio degli Scratch Acid è tra i capolavori del rock ed è pari ai migliori lavori dei Jesus Lizard. Perfetto inoltre in esecuzione, arrangiamento e produzione.
"Cannibal" (Yow) [2:24] è una continua tortura del Bowie di "Heroes" perpetrata ora a forza di tribalismi industriali, ora a pesantezze para/heavy-metal; oscurità e ferocia in una sorta di andante forte che già contiene gran parte del terreno poi fertile per i Jesus Lizard. "Greatest Gift" (Anderson/Sims/Sims) [2:11] è un voodobilly tra Cramps (nella musica) e Nick Cave (nel canto).
"Monsters" (Sims) [1:19] è il brano, anche nella durata, più prossimo all'hardcore; o meglio: più post-hardcore. Siamo nel filone di Die Kreuzen e Laughing Hyena: canto mostruoso, musica veloce ed ossessiva ma non potente. "Owner's Lament" (Bradford/Washam/Yow) [4:39] si fa largo addirittura in certa new wave sinfonica (Ultravox); new wave qui sublimata perché intrisa di lande texane e retta da una linfa strumentale minimalistica.
"She Said" (Bradford/Sims/Yow) [2:27]: questo brano è difficilmente distinguibile da uno dei Birthday Party, se non per una forza e dirittezza maggiori. Yow è veramente un Nick Cave stonato. "Mess" (Bradford/Sims/Sims/Washam/Yow) [2:22] è invece difficilmente distinguibile da un brano del primo Nick Cave, ossia da un brano dei Birthday Party più blues, più rallentato e truce non per violenza o forza ma per costipazione e profondità espressiva.
"El Espectro" (Scratch Acid) [3:39] eleva il ritmo in un lamento quasi orecchiabile qualificandosi come new wave inglese, come dei Tuxedomoon passati per i Christian Death. "Lay Screaming" (Sims/Yow) [2:47] conclude perfettamente quest'opera perfetta; blues possente, antropofago, ancestrale: siamo, più che sul plagio di Nick Cave, sulla medesima, grande, qualità artistica.

Just Keep Eating (Lp, 1986): 11 brani, 33 minuti.
"Crazy Dan" (Bradford/Yow) [4:13] si affaccia sul mondo, urbano e indie, di Albini e dei Big Black: il nuovo modello che mette in ombra quello dei Birthday Party. È una ballata della miseria e commiserazione, specie di biografia artistica di Albini, che smussa la propria alienazione in un'arte capace di trovare nella propria forma un valore fondante quasi leggiadro.
"Eyeball" (Bradford/Gross/Sims/Sims/Yow) [2:06] è un brano power sopra le righe che fagocita riff rock n' roll cui rispondono urla hardcore: Rolling Stones a tempi dimezzati e con per contenuti sevizie, feticismi e flagellazioni. La differenza tra gli Scratch Acid o i Birthday Party e i Christian Death o Marilyn Manson sta nel fatto che mentre i primi usano sevizie, feticismi e flagellazioni come mezzo artistico (e li racchiudono in una forma che li trascende), i secondi usano sevizie, feticismi e flagellazioni come mezzo fine a se stesso, anzi, usano l'arte come mezzo per raggiungere quelli. Mentre gli Scratch Acid o i Birthday Party deformano espressionisticamente il mondo reale per significarlo e mantenersi in questo (tanto che tutta la loro epopea serve a esprimere il malessere, prima che umano, giovanile), i Christian Death o Marilyn Manson a forza di deformare il mondo reale cercano di sbarazzarsene, confinandosi in un mondo parallelo pressoché horror-fantasy.
"Big Bone Lick" (Bradford/Sims/Yow) [3:48]: ancora le linee di un basso melodico, una chitarra che tiene il ritmo con le distorsioni e una batteria onnivora sorprendono per una compostezza tanto classica quanto originale: passaggio dalla classicità alla originalità, segnato, peraltro, dai lamenti di Yow alla voce, così bestiale da raggiungere quasi il modulato (come già capitò a Beefheart e Thomas).

"Unlike A Baptist" (Bollerjack/Yow) [2:32] è impreziosito o sconvolto addirittura da riverberi cabarettistici (fiati, armonica, andamento jazzato della sezione ritmica). "Damned For All Time" (Lloyd Webber/Rice) [2:05] inarca un tempo (e una tromba) ska, facendo, all'hardcore, con il trash di un crossover a umore nero, quello che gli avevano fatto i Dead Kennedys.
"Ain't That Love?" (Bradford/Sims/Yow) [2:23] è quasi una ballad o serenata ancora in odore Dead Kennedys per l'incedere strambo e i cambiamenti di tempo. Dead Kennedys ovviamente trapiantati in atmosfere texane.
"Holes" (Bradford/Yow) [2:00]: questo capolavoro vanta tutte le alchimie degli Scratch Acid, comprendendo l'hardcore-dark dei T.S.O.L. come gli stilemi non-rock dei Birthday Party.
"Albino Slug" (Bradford) [3:26] è una clamorosa progressione di folk futuristico che sublima lo strumentalismo degli Scratch Acid e che non poco insegnerà a gruppi come i Faith No More. "Split a Kiss" (Bradford/Sims/Sims/Yow) [2:02] torna al contrasto tra industriale e blues atavico, in un boccone indigesto, ora masticato dai gargarismi di Yow, ora dalla elevatezza dell'orchestrazione strumentale. "Amicus" (Balboa/Sims/Yow) [3:15] è un brano, ancora diverso dagli altri, dove gli Scratch Acid, partendo dall'elaborazione in sfumato di poche, semplici atmosfere, dimostrano di non avere limiti: questo è un country per extraterrestri suonato da spericolati jazzisti. "Cheese Plug" (Bradford/Yow) [2:45] rifonda per l'ennesima volta l'uso di basso, chitarra e batteria, per fare qualcosa che praticamente non è più rock: blues avveniristico, jazz involuto, folk industriale.

Berserker (Ep, 1987): 5 brani, 15 minuti.
"Mary Had a Little Drug Problem" (Bradford/Sims/Washam/Yow) [2:16] precipita in uno degli inferni più lancinanti degli Scratch Acid, ed è già Jesus Lizard. I contenuti lasciano il surrealismo texano per un iperrealismo metropolitano.
"For Crying Out Loud" (Bollerjack/Sims) [3:06] continua sul piede della velocità. I nuovi Scratch Acid sono nuovi perché più veloci e frettolosi. Non a caso i Jesus Lizard partiranno con una drum machine, che significa tempo contato e non vissuto. "Moron's Moron" (Sims/Yow) [3:13] si adagia in una power-ballad industriale e acida alla Albini.
"Skin Drips" (Dims/Yow) [2:42] fa ordine a mezzo di un poliedrico jazz-blues suonato da dentro una palude. "This Is Bliss" (Washam/Yow) [2:16] è un altro impeccabile scomparto di suoni gravidi e sincopati elasticizzati da un incalzare blues e dai vagiti di Yow.

Scratch Acid

Discografia

Scratch Acid (Rabid Cat, 1984)

8

Just Keep Eating (Rabid Cat, 1986)

7

Berserker (Touch & Go, 1987)

Greatest Gift (Touch & Go, 1991)

Pietra miliare
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