Glenn Branca

The Ascension

1981 (99 Records)
avantgarde, minimalismo, massimalismo

Uno dei più arditi e rivoluzionari allievi provenienti dalla scuola del minimalismo americano di La Monte Young, Terry Riley, Philip Glass e Steve Reich è certamente Glenn Branca; il suo posizionarsi a metà strada tra il ruolo di compositore d'avanguardia e quello di musicista rock lo ha sempre costretto a lottare contro pregiudizi e critiche feroci. La sua posizione è certamente scomoda: troppo accademico per gli appassionati del rock e troppo "politicamente scorretto" per gli accademici. In effetti, Branca ha sempre cercato di scardinare tutti i limiti imposti dai rigidi schemi dell'avanguardia, cosciente del fatto che chi vuole fare vera avanguardia non dovrebbe avere limiti. In tanti lo hanno criticato; John Cage - dopo aver assistito alla rappresentazione di "Indeterminate Activity Of Resultant Masses" al New Music America Festival di Chicago nel 1982 - gli diede persino del fascista (lo fece anche Luciano Berio, rivolto a tutti i minimalisti).

Ma indipendemente dalle critiche, i meriti di Branca - individuabili, oltre che in "The Ascension", in tutta la sua discografia - sono tanti. Branca rivoluziona l'idea stessa di chitarra elettrica, che nell'immaginario collettivo è sempre stata il simbolo del rock "giovane", trasformandola in vero strumento adatto alla più eversiva musica di ricerca; unisce le sue passioni - minimalismo e musica rock (punk e no wave in particolare) - riuscendo a suonare musica d'avanguardia con chitarre elettriche, basso, batteria e nient'altro. Persino esteticamente l'ensemble di Branca non si discosta affatto da un semplice gruppo rock. Branca supera il movimento minimalista - pur rispettandone i criteri basilari (le lunghissime note di Young o le ripetizioni e le sovrapposizioni di Riley o di Reich) - creando opere di potenza ed energia che vanno molto oltre le classiche opere minimaliste. Facendo ciò trasforma il minimalismo in massimalismo (totalism in inglese) e crea un movimento d'avanguardia di enorme influenza (Sonic Youth e tutto il noise-rock, Swans, Godspeed You! Black Emperor). In ultimo, Branca è uno dei principali chitarristi specializzati nelle accordature alternative, studiate e provate ossessivamente negli anni, che gli permettono di creare suoni assolutamente inconsueti e originali.

Ecco come appariva al compositore americano John Adams l'ensemble del giovane Branca in una delle sue prime esibizioni dal vivo della Prima sinfonia: "L'evento che ascoltai al Japan Center Theatre di San Francisco nel 1981 fu una delle sue sinfonie per chitarra. Il gruppo non sembrava molto diverso da migliaia di altri gruppi rock indipendenti o alternativi di quel periodo: ragazzi in jeans e magliette consunte che si davano da fare con i cavi mantenendo quella tipica espressione distratta dei musicisti rock. Branca, magro e smilzo, con un abbigliamento da negozio di seconda mano e una pettinatura a banana stile James Dean, dirigeva con la sua chitarra. Le accordature strappavano l'ascoltatore dal loro mondo confortante e familiare, le corde metalliche delle chitarre brillavano e fremevano di una risonanza completamente nuova, una cosa al contempo aliena e, almeno per me, intensamente stimolante. Quando le batterie entrarono in azione, il teatro pulsò di un'energia martellante, ma a differenza di un normale concerto rock superamplificato questo era pieno di eventi acustici inaspettati e sorprendenti. I tappi per le orecchie non erano semplicemente consigliati, erano indispensabili. I muri di suono, creati da complessi di chitarre elettriche accordate in maniera particolare, erano amplificati a volumi tanto alti da far impazzire. Branca si era addentrato nel mondo dell'accordatura alternativa, usando rapporti pitagorici che, una volta amplificati ad alti livelli, creavano spettri acustici, artefatti sonori impossibili da ottenere in condizioni di esibizione normali".

Dopo le prime esperienze della seconda metà degli anni 70 con il gruppo no wave Theoretical Girls, Branca conosce Lee Ranaldo - futuro chitarrista dei Sonic Youth - che diventa elemento imprescindibile del suo ensemble. Dopo un primo Ep - "Lesson No.1" (1980) - Branca forma un sestetto composto da quattro chitarristi (Ned Sublette, David Rosenbloom, Lee Ranaldo e lo stesso Branca), un bassista (Jeffrey Glenn) e un batterista (Stephan Wischerth). Il 1981 è l'anno della pubblicazione del suo primo Lp, il monumentale "The Ascension". L'album è segnato dall'imponente title track (tredici minuti) che è, a tutti gli effetti, il manifesto fondativo delle idee di Branca; partendo da lievi brusii di chitarra, si cresce via via fino alla creazione di uno spaventoso muro di suono che suona a metà tra l'apocalittico e il mistico, tra una sorta di minimalismo cosmico e un abissale vortice di terrore lovecraftiano, sostenuto da un ritmo di batteria dotato di una violenza primordiale. Nessun conforto è presente nei muri di suono di "The Ascension", solo estasi e smarrimento, ipnosi e potenza illimitata. Branca satura di energia le note "eterne" di La Monte Young, ne riempie i vuoti e crea una nuova forma d'avanguardia.

"The Spectacular Commodity" (dodici minuti) è l'esempio più classico degli esperimenti sulle accordature alternative; le quattro chitarre - tutte accordate in modo differente - si sovrappongono di continuo fino a una mirabile fuga new wave che fa di questo brano una vera perla del rock sperimentale degli anni 80. La brevissima "Structure" è il momento più rigidamente minimalista; poche note di chitarra ripetute e sovrapposte in cui cambiano solo i tempi dettati dalla furia della batteria; dentro troviamo sintetizzate tutte le idee dell'autore, ripetizione e potenza estrema.
Appaiono più giocosi ma sempre rigidamente ripetitivi gli otto minuti di "Light Field (In Consonance)", mentre "Lesson No. 2" è inizialmente legata alla no wave e agli esordi con i Theoretical Girls, successivamente sconquassata da assordanti momenti noise che preannunciano tanto dei Sonic Youth.

"The Ascension" è uno degli album che aprono gli anni 80 segnando un modo assolutamente nuovo di intendere la musica, sia essa popolare o colta. Dopo questo straordinario esordio, Branca si dedica a esplorare e sviscerare le sue ispirazioni in svariate sinfonie (ad oggi se ne contano almeno sedici), ognuna delle quali indaga aspetti diversi di un musicista strabordante di idee.

28/08/2016

Tracklist

  1. Lesson No. 2
  2. The Spectacular Commodity
  3. Structure
  4. Light Field (In Consonance)
  5. The Ascension




Glenn Branca sul web