Klimt 1918

Undressed Momento

2003 (My Kingdom Music)
alt-rock

I fratelli Marco (voce/chitarra) e Paolo (batteria) Soellner vivono a Roma e suonano negli Another Day, formazione che trae ispirazione dal doom metal inglese più d’avanguardia, in particolare i primi Anathema, e dal death-metal svedese. Incidono due demo e un Ep, dopodiché si sciolgono.
Così agli sgoccioli degli anni 90, accanto al grunge, al noise, al post-rock, e al rock alternativo italiano, Marco riscopre l’amore per la darkwave di Cure, Joy Division e Bauhaus e con Davide Pesola al basso e Francesco Tumbarello alla chitarra fonda i Klimt 1918.

L’obiettivo è distanziarsi dalle sonorità dure suonate fino allora, spostandosi verso una forma canzone più estrosa e accessibile, legata a quelle influenze nu-nu-wave che stanno prendendo piede su entrambi i lati dell’Atlantico. Il nome della band è un omaggio al pittore austriaco Gustav Klimt e il 1918 rappresenta (oltre che la fine della I Guerra Mondiale) l’anno della sua morte.
Le prime composizioni realizzate in sala prove dal neonato quartetto vengono immortalate nel demo “Secession Makes Post-Modern Music”: cinque tracce registrate dall’amico Giuseppe Orlando, noto per essere il batterista dei Novembre, nelle quali emerge chiaro l’amore per il goth-metal nordeuropeo, mediato dalla nuova propensione a ricevere influssi wave e alt-rock, il tutto immerso in una coltre d’elettricità mai priva dell’innesto di decisivi spunti melodici.

Poi l’etichetta indipendente My Kingdom Music mette sotto contratto i quattro, con l’accordo di realizzare due album, Alessandro Pace sostituisce Tumbarello alla chitarra solista, ed ecco arrivare l’agognato esordio nelle sembianze di “Undressed Momento”, che definisce le nuove coordinate stilistiche.
E’ sufficiente l’ascolto della title track per comprendere l’evidente evoluzione del gruppo, in grado di concepire canzoni dal deciso taglio melodico- emozionale: “That Girl” ha le chitarre dei Cure che si incrociano con rifrazioni math, ancora più evidenti nella conclusiva “Stalingrad Theme”, “Pale Song” e “Naif Watercolour” puntano dritte verso l’indie mentre ”Parade Of Adolescence” contiene tutti i germi della perfetta pop song.

Sono tante le influenze in un album stilisticamente vario, otto tracce che mostrano una band decisa a gettar via tutte le certezze pregresse per spingersi in avanti. La personalità non è al momento il punto di forza, ma i Klimt 1918 stanno cercando la direzione che possa evidenziare al meglio il proprio indiscutibile talento.
Di lì a poco arriverà l’interessamento della cult label tedesca Prophecy Productions, con la quale firmeranno un nuovo contratto, e che due anni più tardi ristamperà “Undressed Momento”, ma questa sarà un’altra storia da raccontare.

06/12/2016

Tracklist

  1. _
  2. Pale Song
  3. Parade Of Adolescence
  4. We Don’t Need No Music
  5. Undressed Momento
  6. That Girl
  7. Naif Watercolour
  8. If Only You Could See Me Now
  9. Stalingrad Theme

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