Tv On The Radio

Desperate Youth, Blood Thirsty Babies

2004 (Touch & Go)
alt-rock

I Tv On The Radio esordiscono con un album che aggiunge altri brani al già buon Ep che l'ha preceduto "Young Liars". Non spuntano dal nulla: il gruppo è guidato da David Andrei Sitek, qui alla chitarra, produttore dei già lanciatissimi Yeah Yeah Yeahs, che si cimenta anche come compositore e membro effettivo della band. Completano la formazione Tunde Adepimbe alla voce, lascivamente sensuale e glam, ma impostata su un robusto timbro soul, e Kyp Malone alla chitarra ed ai cori, quest'ultima una funzione molto importante per la definizione del sound dei TV On The Radio."Young Liars" conteneva la prima versione di "Staring At The Sun" che, a scanso di equivoci, anche qui si conferma un singolo eccellente, avendo tutte le caratteristiche necessarie ad acchiappare subito: una melodia semplice e lineare, un suono graffiante, ma non troppo stridente, una voce ricca di sensualità. La musica dei Tv On The Radio infatti si presenta, nella maggior parte dei casi, come un'interpretazione di canzoni dalla forte impronta black, che da un punto di vista dei suoni spesso guardano alla new wave, confezionando così dei brani con un'atmosfera ibrida, calda ma anche un po' deviata e cupa.

Se le danze si aprono con "The Wrong Way", più smaccatamente soul, una specie di James Brown raffreddato e ubriacato da filtri wave, "Dreams" rimanda addirittura al David Bowie inizio anni 80. "King Eternal" invece è un brano che cerca di ripetere, purtroppo con meno mordente, l'idea di "Staring At The Sun". Nella seconda parte, i TV On The Radio provano ad affrontare stili nuovi o a dilatare le composizioni. I risultati li troviamo in brani come "Poppy", dotata di un ritmo robotico e una chitarra più rumorosamente wave , ma dove la parte vocale di Adepimbe e dei cori si fa sentire in maniera più massicciamente soul, tanto che il brano precedente a "Poppy", "Ambulance", è addirittura interamente cantata a cappella, realizzando un gospel amaro e inquieto.

In realtà, nella seconda parte emerge anche qualche limite di questo "Desperate Youth, Blood Thirsty Babies", riscontrabile nel fatto che non tutte le melodie sono davvero riuscite, e che i tanti e interessanti spunti disseminati nell'arco delle nove tracce spesso finiscono per perdersi in brani un po' stiracchiati. Questo, comunque, non pregiudica la gradevolezza dell'album: "Don't Love You" è percorsa da ipnotico drone di organo contrappuntato da un basso dub, un'unione che accentua l'aspetto psichedelico e malaticcio del disco, mentre il mid-tempo di "Bomb Yourself" cambia registro, accentuando l'aspetto funky con un bel basso profondo e un ritmo secco.
La conclusiva "Wear You Out", a metà tra il dark e un soul-jazz variegato da un flauto che ricorda addirittura i vecchi Traffic, è una cupa ballata che si trasforma in una intricata jam-session, che convalida le ambizioni del gruppo. Ciò che piace e si conferma comunque, è questa strana commistione di soul, funky e glacialità quasi dark, un ibrido tra calore e meccanicità, sofferenza e distacco, a cui bisogna dare merito.

In definitiva un buon esordio, se non memorabile perlomeno migliore di altri più strombazzati nelle scorse stagioni.

12/12/2006

Tracklist

1. The Wrong Way
2. Staring at the Sun
3. Dreams
4. King Eternal
5. Ambulance
6. Poppy
7. Don't Love You
8. Bomb Yourself
9. Wear You Out

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