Se si dovesse ridurre la musica di Daedelus (la maschera artistica dietro cui si nasconde il produttore californiano Alfred Weisberg-Roberts, uno che ama vestirsi come un dandy d’altri tempi) ai suoi ingredienti principali, bisognerebbe citare parti più o meno omogenee di hip-hop (strumentale e non), Idm, electro, downtempo e jazz, il tutto condito con sample provenienti da vecchi dischi di musica easy-listening e orchestrale. Quando nel 2005 uscì “Exquisite Corpse”, Daedelus aveva alle spalle già una discreta manciata di dischi, ma fu soltanto con questo lavoro che la sua sintesi musicale raggiunse un equilibrio creativo notevole.
Il brano che lo inaugura, "Dearly Departed", sembra provenire da regioni extratemporali, con i suoi liquidi accordi jazz di piano Rhodes e la voce di Sheena Easton che, con voce delicata, quasi smarrita tra le sue stesse vibrazioni, intona "I Will Say Goodbye". Subito dopo, "Impending Doom" vanta un beat irregolarmente poliritmico e l’ospite MF Doom al microfono. Più stratificato è l’impianto di “Just Briefly”, con un tracciato ritmico di krauta memoria, echi di space age pop, fantasmi d’opera e piccole mareggiate di archi.
Dopo l’easy-listening tremolante di “Move On” (al microfono Lil' Sci), una ninnananna cantata da Lara Darling e un panoramico pianoforte vanno in rotta di collisione con una pulsazione carica di scorie digitali, che si faranno notare anche in "The Crippled Hand”, il brano più lungo del disco: un torturato mix di beat irregolari, soffici vocalizzi (ancora la Darling), tocchi sparsi di pianoforte e flash orchestrali.
La seconda parte è leggermente meno affascinante, con il rapping francese di TTC sulla ballabile “Cadavre Exquis” a meritarsi la palma del punto più debole del disco, laddove “Welcome Home”, con il suo rilassato incedere electro (produce Prefuse 73), ne rappresenta quello più lineare. Di contro, “Drops” (più vicino a una forma classica di jazz-hop), la grandeur orchestrale di “Fallen Love”, quella in loop onirico di “I Sent Off II Sus Per Coil (Jogger Remix)” e, per finire, lo scat-folk con coda teneramente pastorale di “Thanatopsis”, rappresentano altri esempi di quest’arte combinatoria che, memore del cadavre exquis di surrealista memoria, si diverte a generare significati sempre più nuovi attraverso l’accostamento di frammenti sonori anche ideologicamente molto distanti tra loro.
03/10/2020