Prodigy

Their Law (The Singles 1990-2005)

2005 (XI)
techno

A distanza di un anno esatto dall'uscita dell'ultimo album, il controverso "Always Outnumbered, Never Outgunned", curioso tentativo di congiungere le due fasi della loro musica, per i quattro ragazzi di Braintree, Essex, è già tempo di greatest hits. E per un gruppo capace di produrre singoli quasi sempre di buona fattura, questo "Their Law" si candida, con il celebre "The Fat Of The Land", quale risultato migliore di una produzione forse eccessivamente osannata. Autori di una non ben specificata ma per certi versi effettiva rivoluzione (nonostante il termine suoni improprio) della musica funky breaks, i Prodigy, attivi fin dai primi anni Novanta con una serie di dischi essenzialmente dance ("Experience" del '92 e "Music For The Jilted Generation", '95), trovano il successo planetario con "The Fat Of The Land" (1997), grazie a una straordinaria sequenza di singoli azzeccati ("Firestarter" e "Breathe" in particolare).

"The Fat Of The Land" rappresenta inoltre l'inizio di un nuovo periodo per Liam Howlett, il prodigioso infante che a due anni sapeva già suonare egregiamente il pianoforte, e per il gruppo, propenso ad abbandonare i climi festaioli degli esordi. I Prodigy si rifanno il look optando per un profilo arrabbiato e vagamente "dark". Keith Flint, l'incendiario, il dardeggiante Capitan America del videoclip di "Firestarter", con le due creste da surfista e lo sguardo indemoniato, non assomiglia più al ragazzino che solo cinque anni prima ballava (invero abbastanza male) sulle note di "Wind It Up" e anche Maxim sembra aver cambiato identità. Ciononostante, a mutare forma è principalmente la musica del gruppo, adesso più vicina a Leftfield, The Crystal Method o Atari Teenage Riot. In particolare, l'influenza dei Meat Beat Manifesto e degli Art Of Noise (che lo stesso Howlett riconoscerà come padri fondatori della visceral music), in "The Fat Of The Land" è più che evidente. Tuttavia, è forse sempre mancata nei Prodigy la costanza della scrittura, o l'impegno a mantenere il medesimo appeal per tutto il disco.

"Their Law" raccoglie quindici anni di singoli radiofonici (un vero peccato l'assenza di "Baby's Got a Temper" del 2002, quasi un acido rigurgito di "The Fat Of The Land", pubblicato all'indomani della partenza di Leeroy Thornhill), più alcune nuove versioni e live di vecchi brani (nell'edizione deluxe con due dischi). Si parte, neanche a dirlo, dalle chitarre campionate di Jim Davies della nota "Firestarter", il pezzo che Kurtis Mantronik avrebbe voluto sicuramente scrivere, e dall'ipnotica "Their Law". Davies ritorna nell'altro pezzo classico della band, la già citata "Breathe", sorprendentemente radiofonica nonostante le arcigne sonorità, mentre il falso reggae di "Out Of Space" riporta alla mente i Prodigy di una volta.
In realtà, ogni pezzo sembra realizzato con cura, ulteriore indizio dell'inusitato amore per il dettaglio che Howlett riversa con il contagocce nelle alchimie del gruppo ("Smack My Bitch Up" su tutte). Non mancano inoltre diverse escursioni nei territori rave più estremi ("Poison" e "Jericho") o nella dance frammista al big beat ("Girls", "Charly", "No Good" e il Fairground Remix di "Everybody In The Place"). E' presente anche la versione originale di "One Love", sensibilmente in linea con l'Orbital Style adottato in "Experience".

Il secondo corso dei Prodigy è celebrato dalla presenza di una versione targata 2005 della famosa "Voodoo People", "Spitfire" (una delle poche tracce veramente riuscite dell'ultimo album) e "Hotride" cantata dalla Lewis. Piccola nota di merito per la versione speciale della raccolta, ricca di versioni inedite e rare esibizioni dal vivo (l'eccellente "No Man Army" con Tom Morello e una performance dalle sfumature rock di "Serial Thrilla"). La dimensione dal vivo infatti, soprattutto nel periodo 1997-'98, ha mostrato un gruppo capace di saper tenere il palco scimmiottando (ed emulando spudoratamente) altre formazioni ben più preparate, e piuttosto che una semplice compilation, non sarebbe stato affatto azzardato uscire con un disco interamente live. Ma tant'è. Le strategie di mercato esigono la logica del best of , e tuttavia, nel caso dei Prodigy e di questo "Their Law", la scelta non suona banale. Consigliato soprattutto a chi non li conosce, dacché il resto potrà farne agevolmente a meno.

30/07/2017

Tracklist

  1. Firestarter
  2. Their Law
  3. Breath
  4. Out Of Space
  5. Smack My Bitch Up
  6. Poison
  7. Girls
  8. Voodoo People
  9. Charly
  10. No Good (Start The Dance)
  11. Spitfire
  12. Jericho
  13. Everybody In The Place
  14. One Love
  15. Hotride

BONUS CD

  1. Razor
  2. Back 2 Skool
  3. Voodoo People (Pendulum Remix)
  4. Under My Wheel (Remix)
  5. No Man Army
  6. Molotov Bitch
  7. Voodoo Beats
  8. Out Of Space (Audio Bullys Remix)
  9. The Way It Is (Live Remix)
  10. We Are The Ruffest
  11. Your Love
  12. Spitfire (Live)
  13. Their Love (Live)
  14. Breathe (Live)
  15. Serial Thrilla (Live)
  16. Firestarter (Live)

Prodigy sul web