Skygreen Leopards

Life & Love in Sparrow's Meadow

2005 (Jagjaguwar)
folk-pop

Donaldson e Donovan Quinn ( aka mr. Verdure) e la new-weird America, variante "strana" e trasognata del folk asciutto e minimale del nuovo millennio. Un'estetica, la loro, che fa del semplice e del fragile uno scorcio riflesso di pura evasione vellutata, tra boschi assopiti ai margini di un'ideale paese delle meraviglie. Una vena pastorale, idillica, trattiene come in un sogno queste canzoni che hanno la levità di una carezza, la purezza di un soffio di vento, ma che in questa mitologia dell'incanto finiscono per perdersi in vagheggiamenti di mondi onirici e paralleli. Troppo onirici e paralleli. Al massimo, un gioco estemporaneo, un ritirarsi arcadico tra le pieghe di suoni e melodie esilissime ("Mother, The Sun Makes Me Cry"), dove il folk assume fattezze silvestri ("Belle Of The Woodsman's Autumn Hall"), giocando con scenografie fiabesche ("Egyptian Rosemarie"), in cui le voci si mimetizzano una dietro l'altra, spaurite.

Corpicini gracili e pop-edelici ("Clouds Through Sparrows Eyes") camminano a ritroso verso il sogno soft-pop d'Albione. Tratti naturali che collidono con le dinamiche acustiche e autistiche degli strumenti (chitarre, tamburi, mandolino, dulcimer, banjo, bouzouki) e che abbozzano acquerelli fin troppo evanescenti, chiusi nel loro perimetro fatto di spiritualità freak da quattro soldi. Linee di suono che si smerigliano, violini che sfumano inghiottiti dall'affabile incespicare di un banjo ("Tents Along The Water"). Un banale dolciastro, che gioca a mosca cieca con gli originali di John's Children o di Simon & Garfunkel e crede di sentirsi originale ("Come Down Off Your Mountain, Moses").

In mezzo, la mini-suite (prendete fiato…) "Careless Gardeners (Of Eden)/ Sparrows Of Eden (Eden Fading)/ Drunken Gardeners Dance (Paradise Lost Sweetly)", dove la giostra di flauti, chitarre, percussioni e cinguettii assortiti dimostra l'amore per il dettaglio ed evidenzia, altresì, la discreta capacità di delineare, sempre e comunque, uno scenario a-temporale, sospeso nel vuoto in cui è destinato a perdersi. E se a questo punto la noia non vi ha ancora dato il colpo di grazia, sappiate che di particolarmente interessante nulla troverete in ciò che resta: "Minotaur (Burn A Candle For Love)" - organo circolare e falsetti - "Labyrinth Windows" e "A Child Adrift" sigillano, infatti, un disco talmente intimista da risultare fastidioso.
Uomo avvisato...

Tracklist

  1. Mother The Sun Makes Me Cry
  2. Belle Of The Woodsman's Autumn Ball
  3. Egyptian Rosemarie
  4. Clouds Through Sparrows Eyes
  5. Tents Along The Water
  6. Careless Gardeners (of Eden)/ Sparrows of Eden (Eden Fading)/ Drunken Gardeners Dance (Paradise Lost Sweetly)
  7. Come Down Off Your Mountain, Moses
  8. Minotaur (Burn A Candle For Love)
  9. Labyrinth Windows
  10. The Supplication of Fireflies
  11. A Child Adrift

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