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The Dfa Remixes Chapter One

2006 (Emi)
disco-punk-funk

Zeitgeist . Questa parola si associa naturalmente a una raccolta dei remix dei DFA (Death From Above), duo di produttori che ha marchiato a fuoco gli ultimi anni musicali della Grande Mela e quindi del mondo intero. James Murphy e Tim Goldsworthy, geniali inventori di un suono fra i pochi fondamentali del decennio, influentissimi e più imitati della Settimana Enigmistica, brand irrinunciabile di questo primo scorcio di millennio.
Con la pubblicazione dei remix, finora sparpagliati su singoli e rarità varie, si comincia a chiudere il cerchio aperto dalle "DFA Compilation" e dal primo disco degli Lcd Soundsystem. A questi si affianca la qui presente raccolta, tassello irrinunciabile del puzzle che ha composto la nuova musica di New York, un disegno che comprende tutta la galassia DFA e non solo i titolari delle insegne.

Quello di James Murphy e soci è stato un tentativo di dar vita a un nuovo movimento, o quantomeno a una realtà importante e dall'immediata riconoscibilità. Un "qui e ora" fra i più significativi degli ultimi anni, una riflessione su rock, new wave e musica da ballo, a metà fra un progetto cosciente e il casuale intersecarsi di corsi e ricorsi storici. Una sorta di "Yes New York" (così si intitolava una vecchia compilation che includeva anche produzioni DFA) che propone una voglia di esplorare e una ricerca che passino, una volta tanto, anche dal puro divertimento.
Per questo il nuovo punk-funk, soprattutto quello di Murphy, recupera e incorpora un gemello spirituale come la prima house, quella utopica, quella dei primordi, quando nei club si servivano solo succhi di frutta (e forse, eventualmente, qualche pastiglia). Anche l'estensione della durata dei brani va vista nell'ottica di quella che è stata pensata come loro fruizione primaria: quella da dancefloor.

Significativamente piazzato in apertura, c'è uno dei loro remix più celebrati, nonché quello che ha segnalato al mondo il trio femminile e femminista Le Tigre. Ma con loro ha reso noti i DFA, questo duo di produttori dal tocco magico che (a cominciare da qui) mescola insieme una massiccia cultura musicale, un conseguente gusto per la citazione, insolenza, groove e anche la cassa dritta, se serve alla causa.
Oltre alla superlativa sarabanda di "Deceptacon", troviamo altri tre brani già presenti in "Dance To The Underground", primo mix-album dei DFA, ottimo ma poco venduto, uscito nel (lontano?) 2003. Sono alcuni fra i remix più "anziani" dei due, quando lavoravano soprattutto con soggetti che conoscevano personalmente, quali i Radio 4, i Metro Area e i Fischerspooner.
Di "Dance To The Underground" i due si tengono una riproduzione sintetica del giro di basso assassino, ma poi giocano in totale libertà , fedeli solo alle loro regole: atmosfere funkeggianti , percussioni, vocine mattacchione sono tutte invitate alla festa. Tutta da ballare anche la caleidoscopica "Orange Alert", che alterna momenti più duri ad altri più ammiccanti e carezzevoli in un affare completamente made in New York. Le parentele con il French Touch si sublimano nell'incontro con i piccoli eredi di Daft Punk ed Etienne De Crécy, i Fischerspooner. "Emerge" (quasi coetanea di "Discovery") conserva la forma della canzone sposandosi a una raffinata essenzialità .
Poi troviamo altre piccole schegge di storia, come le due seguenti.
Primavera 2005. "NY Excuse" è un pezzissimo dei Soulwax che nella versione originale vede l'apporto della bomba-strillo chiamata Nancy Whang, già membro fisso degli LCD Soundsystem e presenza di svariate produzioni di Murphy e Goldsworthy (vedi Juan MacLean). Grazie ai brillanti live della band belga e alla sua indiscussa carica anfetaminica, il singolo ha un notevole riscontro underground . I due newyorchesi, già produttori dell'originale, lo stravolgono a partire dal titolo, che diviene "Another Excuse", tanto per marcare la discontinuità, decidendo di fare a meno delle urla di Nancy per spostarsi su terreni marcatamente house. E così facendo, riescono nel miracolo della moltiplicazione dei successi.

Estate 2005. James e Tim prosciugano un pezzo nato con le stimmate del successo planetario, rendendolo un lunghissimo, ipnotico torrente sonoro di pura marca DFA, e i dj si innamorano. E' nato l'epico remix di "Dare" dei Gorillaz.
A fare pendant con questo, il perfetto paradigma dell'arte dei DFA. Si intitola "Mars, Arizona", che i due soci "rubano" ai Blues Explosion per farne un allucinato tour de force fisico di oltre dieci minuti in stile "Yeah", in continuo crescendo fino a un'insostenibile fisicità acidissima. Ma d'altronde nelle loro mani anche brani non proprio memorabili, come "The Boxer" dei Chemical Brothers, si rivestono di reminiscenze psichedeliche e di un groove suadente, funky e ipnotico.

Concludiamo questa sfilza di elogi con due note negative.
La prima, la più grave, è facilmente intuibile. Non può andarci giù, infatti, la decisione di spezzare la raccolta in stile "Kill Bill". Forse da questo punto di vista eravamo stati viziati in precedenza ("DFA Compilation #2" ed esordio degli LCD Soundsystem), ma ci aspettavamo un unico bel cofanetto con più dischi. L'espediente della divisione in più uscite, invece, sa tanto di volontà di lucrare un po'di più, azione che ovviamente le nostre tasche di cd-junkie non possono apprezzare.
La seconda è relativa alla chiusura di questo "Capitolo Uno". Per quanto di gran classe, e addirittura migliore di un originale già fascinoso, dà un po' fastidio quell'inserimento che sembra una sorta di product placement, ossia "(Just Like We) Breakdown" posta in chiusura e più o meno contemporaneamente in uscita sul nuovo album degli Hot Chip, anche loro pubblicati dalla Emi.

In ogni caso stavolta è particolarmente facile consegnare ai posteri la tipica profezia del critico: compratelo e vi porterete a casa un pezzetto di storia.

17/05/2006

Tracklist

  1. Le Tigre - Deceptacon
  2. Blues Explosion - Mars, Arizona
  3. The Chemical Brothers - The Boxer
  4. Soulwax - Another Excuse
  5. Radio 4 - Dance To The Underground
  6. Fischerspooner - Emerge
  7. Gorillaz - Dare
  8. Metro Area - Orange Alert
  9. Hot Chip - (Just Like We) Breakdown

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