Trail Of Dead

So Divided

2006 (Interscope)
alt-pop

Cosa avreste pensato dei Cure se avessero replicato "Pornography" all’infinito? E se gli U2 avessero prodotto una decina di cloni di "Joshua Tree"? E se i Rolling Stones avessero riprodotto se stessi in infinite "Satisfaction"? Beh, avremmo avuto tanti bei dischi, ma la riproduzione seriale avrebbe castrato la possibilità di sperimentare cose nuove. E’ chiaro che fa un po’ sensazione ascoltare un nuovo disco dei Trail Of Dead privato degli arrembaggi sonici che resero grandi i loro primi lavori. Lo smussamento degli angoli ha prodotto suoni più fruibili ed accattivanti e meno dogmaticamente "noise".

Siamo lontani dal capolavoro del 2002 "Source Tags And Codes", ma è chiaro che la band di Austin non ha intenzione di continuare sulla stessa linea di pensiero del passato. Intende ampliare lo spettro della propria offerta sonora, diversificando il materiale proposto e aprendo a influenze inedite, come le percussioni (suonate dall’ospite Pat Mastellotto) di "Wasted State Of Mind", che sanno tanto di tramonti africani. Non per voler fare il sostenitore a oltranza ma, a differenza di buona parte della critica, ritengo che i Trail Of Dead stiano costruendo un percorso artistico notevole e rispettabile, giungendo ora al sesto piano di una solida costruzione basata su idee e capacità tecniche.

Sono usciti un po’ frustrati dall’insuccesso commerciale di "World’s Apart", il loro disco dello scorso anno, si dice che abbiano rischiato lo scioglimento, e invece adesso ci riprovano con il loro disco più solare, mantenendo intatta la carica epica e l’ambizione di suoni sempre vitali. C’è ogni tanto qualche eccesso di magniloquenza e qualche passaggio ridondante, ma nel complesso il lavoro si presenta fresco, pur con un minore tasso di drammaticità rispetto al passato. Come nella maggior parte delle produzioni contemporanee, i riferimenti al passato si sprecano, ma nel caso della band di Conrad Keely sono meno scontati che altrove. E così "Stand In Silence" è chiaramente ispirata dai Jane’s Addiction e la seguente "Wasted State Of Mind" si apre col tribalismo del Peter Gabriel di "IV" e prosegue con l’andamento tipico degli sperimentalismi dei King Crimson anni 80, con in più un ritornello completamente avulso dalle abitudini di Fripp e una fisarmonica finale che sembra messa lì dal genio di Lindo Ferretti degli ultimi Cccp (ma sì, infiliamoci anche una influenza del tutto casuale!).

"So Divided" è anche il mezzo per tentare strade completamente nuove, come il blues elettrico di "Naked Sun" con tanto di spumeggianti e irresistibili fiati, e la melodiosa cover dei Guided By Voices "Gold Heart Mountain Top Queen Directory", ottima da programmare nelle fredde serate natalizie. La title track è quanto di più Oasis oggi possa esistere sul mercato con in più una ricerca che i due Gallagher nemmeno si sognano e una cavalcata elettrica centrale degna dei migliori Motorpsycho. "Life" è una giostra psichedelica ed "Eight Days Of Hell" la rappresentazione del circo beatlesiano portato all’ennesima potenza della giocosità. E se qualcuno intende attaccare i due scintillanti gioiellini pop-rock finali "Witch’s Web" e "Sunken Dreams" significa che è davvero in mala fede!

Oggi i Trail Of Dead suonano come nessun’altra band al mondo, hanno prodotto una caratterizzazione del proprio suono tale da renderli esattamente riconoscibili nel mare magnum delle produzioni odierne. Producono una sovrastrutturazione dei pezzi e una elaborazione sonora e orchestrale uniche nel proprio genere, arricchite da una propensione al ritornello orecchiabile che li rende anche accessibili, anche se talvolta l’eccesso di idee rende il risultato finale schizofrenico e difficile da assimilare. Frullano oltre quarant’anni di musica in modo personalissimo e senza uguali, posizionandosi su un prodotto qualitativamente superiore ai vari Strokes o Jet di turno. Se oggi i Beatles o i Pink Floyd fossero in vita e vogliosi di sperimentalismi, forse, suonerebbero così.

18/12/2006

Tracklist

  1. Intro: A Song of Fire and Wine
  2. Stand in Silence
  3. Wasted State of Mind
  4. Naked Sun
  5. Gold Heart Mountain Top Queen Directory
  6. So Divided
  7. Life
  8. Eight Day Hell
  9. Witches Web
  10. Segue: In the Realms of the Unreal
  11. Sunken Dreams
  12. Witch’s Web (original version - bonus track)

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