High on Fire

Death Is This Communion

2007 (Relapse)
stoner-metal

Eccoli, puntuali come sempre, gli High On Fire di Matt Pike (ex-chitarrista degli Sleep per chi non lo sapesse), che se ne escono a due anni dall'acclamatissimo "Blessed Black Wings" con questo "Death Is This Communion", quasi a voler dimostrare agli altri ex-membri degli Sleep (e attuali componenti del progetto Om) chi comanda. Possiamo dire che ci riescono ancora una volta bene, confermando gli alti standard.

Occorre specificare una cosa per chi si è perso le precedenti puntate: gli High On Fire non suonano avant-nerd-metal, questo è un album di metallo pesante nudo e crudo, violento e senza compromessi. Dimenticatevi i mantra degli Sleep, questa è robaccia tosta, da headbanger ignorantoni, uomo avvisato...
Già nei primi secondi dell'iniziale "Fury Whip" ritroviamo lo stesso gruppo di due anni fa; ancora più duri, ancora più veloci, pesanti e martellanti, con Matt Pike che sembra aver trovato nei Motorhead la propria musa e guida spirituale: a tratti sembra di sentire un Lemmy di cattivo umore, trasfigurato e posseduto da Satana.

Dopo un paio di tesissimi stoner-metal con bpm alle stelle, la title track ci dà prova di cosa sa fare il gruppo: otto minuti di colate di magma, tempi rallentati (pensate ai Melvins e ai Black Sabbath elevati al quadrato), basso pesantissimo e tensione crescente, come delle scosse sismiche che anticipano l'eruzione vulcanica finale. Un brano alienante e per questo stupendo, indubbiamente il migliore dell'album.
C'è tempo per qualche suggestione folk che rimanda ai paesaggi desertici dello scorso disco ("Khanrad's Wall"), ed eccoci di nuovo a respirare fumo e gas velenosi con la violentissima "Turk" (con esiti che i Mastodon si sognano), a stordirci col boogie da mammut di "Rumors Of War" e a deliziarci con la raffinata chitarra solista di "DII". Il finale è un po' dilungato, ma la batteria impazzita di "Ethereal" e le aperture melodiche di "Cyclopian Scape" valgono il prezzo del biglietto.

"Death Is This Communion" è un lavoro semplice e riuscito, fotografia di un gruppo che sa come fare un disco duro e senza compromessi o intellettualismi, sintetizzando venticinque anni di metal (dai classici ai gruppi estremi più di nicchia) e iniettandoci una sana dose di violenza cafona e una personalità che permette di inquadrarli all'istante. Cosa volete di più da del sano metallo?

15/12/2007

Tracklist

  1. Fury Whip
  2. Waste Of Tiamat
  3. Death Is This Communion
  4. Khanrad's Wall
  5. Turk
  6. Headhunter
  7. Rumors Of War
  8. DII
  9. Cyclopian Scape
  10. Ethereal
  11. Return To Nod 

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