Sinead O'Connor

Theology

2007 (Radiofandango)
songwriter, folk

Sinéad O’Connor è ormai una scheggia impazzita nel panorama pop internazionale. Fa sorridere, oggi, ripensare a chi a suo tempo vedeva in lei una creatura fragile e manipolabile dagli astuti discografici per costruire un personaggio di ribelle in rosa da (s)vendere alle masse. La dolce guerriera con la testa rasata, confusa e infelice, selvaggia e romantica. Un’icona da poter sfruttare anche nei versi delle canzoni altrui (vero Vecchioni?) e magari da bruciare al rogo, novella Giovanna d’Arco, una volta perso il controllo (dopo l’oltraggio della foto di Giovanni Paolo II strappata in diretta tv). Niente di tutto questo. O forse solo in parte. Perché Sinéad O’Connor è stata sì scaricata dall’industria discografica, ma a volersi defilare è stata soprattutto lei. Una via d’uscita inseguita da anni con ostinata disperazione, tra sparate clamorose e progetti artistici di dubbio valore.

Ecco così, servita su un piatto d’argento, la pistola per i suoi detrattori: la bisbetica irlandese è ormai fuori di testa, è pericolosa, va isolata. Eppure, nonostante gli annunci di ritiro, la presunta ordinazione a suora e i deliranti proclami mistici, Sinéad O’Connor, alias Mother Bernadette Maria, è ancora qui, a ricordarci che non ci si può sbarazzare così facilmente di una delle più importanti vocalist degli ultimi vent’anni.

Certo, questo doppio “Theology”, raccolta di inni e preghiere “da camera”, spesso solo voce e chitarra, può apparire l’ennesimo gesto sconsiderato, per di più accompagnato da propositi megalomani ("Sono un’attivista spirituale. Il mio interesse principale è liberare Dio, trarlo in salvo dalla religione"). Invece, mai come questa volta Sinéad sembra aver fatto pace con sé stessa e aver voluto davvero seguire solo la sua ispirazione, come ha ripetuto presentando il progetto: “Theology è un tentativo di creare qualcosa di bello, un posto di pace in tempo di guerra ed è la mia risposta personale a quello che è successo dopo l’11 settembre 2001”. 

Il primo cd, “Dublin Session”, presenta i brani in versione acustica; il secondo, “London Session”, aggiunge l’arrangiamento con la band al completo. La rilettura attualizzata di salmi, inni e versi del Vecchio Testamento è integrata da otto inediti e tre cover: una versione soul di “We People Who Are Darker Than Blue” di Curtis Mayfield, il tradizionale spiritual “Rivers Of Babylon” (con un testo riveduto dalla stessa O'Connor) e una interpretazione (per la verità piuttosto fiacca e deludente) di “I Don't Know How To Love Him”, la stupenda ballata del “Jesus Christ Superstar” di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, portata al successo da Yvonne Elliman nei panni di Maddalena.

Il cd acustico, registrato con l’accompagnamento del folkster irlandese Steve Cooney, è forse più suggestivo, anche se sconta una certa piattezza nell’interpretazione (Sinéad, ahimè, viaggia ormai solo sul suo registro più sommesso e sussurrato), mentre il lato elettrico (prodotto da Ron Tom) regala qualche vibrazione in più, ma appare a tratti pasticciato e incerto negli arrangiamenti, tra pulsazioni sintetiche ed echi eighties. Eppure basterebbe l’iniziale “Something Beautiful”, intensa e struggente come ai bei tempi, oppure l'accoppiata di incalzanti ballate semi-acustiche "Out Of The Depths"- "The Glory Of Jah" per dare il la a quella resurrezione che i fan della ragazza dalle calde lacrime di "Nothing Compares 2 U" non hanno mai smesso di sognare. Se non altro, c'è la consapevolezza di possedere ancora le armi per graffiare, senza doversi affidare a maghi dell’hit facile come avvenuto (invano) su “Faith And Courage”.

Pur dibattendosi da anni tra devastanti lacerazioni personali e ferite familiari ancora aperte, la pasionaria di Dublino non ha smarrito la sua ansia spirituale e il suo feroce candore. Ne è scaturito un disco onesto e sincero, ma probabilmente più utile a lei che a noi.

28/08/2007

Tracklist

Disc 1

1. Something Beautiful     
2. We People Who Are Darker Than Blue     
3. Out Of the Depths     
4. Dark I Am Yet Lovely     
5. If You Had a Vineyard     
6. Watcher Of Men     
7. 53     
8. The Glory Of Jah     
9. Whomsoever Dwells     
10. Rivers Of Babylon     
11. Hosanna Filio David       

Disc 2      

1. Something Beautiful     
2. We People Who Are Darker Than Blue     
3. Out Of the Depths      
4. 53     
5. Dark I Am Yet Lovely     
6. I Don't Know How To Love Him     
7. If You Had a Vineyard     
8. The Glory Of Jah     
9. Watcher Of Men     
10. Whomsoever Dwells     
11. Rivers Of Babylon 

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