Rafter

Music For Total Chickens

2007 (Asthmatic Kitty)
avant-folk-pop

Dunque, vediamo… prendiamo una bella quantità di canzoncine pop, qualche traccia di folk, un manipolo di coriste dalle voci angeliche, qualche percussionista free-schizofrenico, aggiungiamo dosi di elettronica, frammenti noise, giusto qua e là una spolveratina di ambient; mescoliamo il tutto senza far troppa attenzione all’ordine e alla forma della canzone....
Et voilà! Ecco la musica per polli totali di Rafter.

Rafter (di cognome Roberts) è tutto fuorché uno stupido, musicista e produttore, ha messo le mani nei lavori di artisti come Fiery Furnaces, Black Heart Procession, Castanets, Rocket From The Crypt, Rapture, Album Leaf e tanti altri, nel frattempo crea jingle pubblicitari, ha messo su un progetto solista e pure uno insieme a Emily Joyce chiamato Bunky.
Allora la prima domanda che mi faccio appena sento le prime note (e le prime stravaganze) del disco in questione è: ma i polli chi sono? Quelli che trovano valore in questi ghirigori sonori o quelli che, ascoltata qualche canzone, desistono bollando tutto come un mucchio di canzoni caotiche senza senso?

Una risposta precisa, anche arrivando alla conclusione della recensione, non so darla e probabilmente una risposta definitiva nemmeno esiste, gli schizzi di Rafter sono fatti per spiazzare, diciotto pezzi per nemmeno 40 minuti di musica che sorprende continuamente.
Per farvi un’idea, ascoltate “Gentle Men”, inizio in un collage sonoro poi decelerazione totale in un dilatato pop leggerissimo per poi finire in una specie di electro-techno-ambient incalzante con voce femminile, il tutto in meno di due minuti e mezzo.
Numerosi sono gli intermezzi in “Music For Total Chickens”, e anche qui la sfrenata fantasia dell’autore si sfoga, ci sono percussioni in libertà e chitarre strimpellate e pizzicate (“Primera”), xilofoni (“Kantanker”), delicati sospiri (“Interlude”), arpe e chitarre gentili (“Split Decision”), poemi vocali dada (“Inspiration”) e sonorità quasi irlandesi o scozzesi (la seconda “Hope”).

Il mondo creato da Rafter è popolato di creature così bizzarre e poco usuali che riescono anche ad affascinare, le canzoni sono sempre almeno due in una, se non tre in una, “Tragedy”, ad esempio, prima è accelerazione elettro-rock poi si trasforma in un lento folk-pop, “Your War” inizia con un silenzio rarefatto rotto da voce e strumenti casuali per poi divenire un pop melanconic-allegro à-la Badly Drawn Boy.
Se “Unassaible” non sembra convincere, “Boy” invece appassiona con il suo motivo pop disturbato da una batteria libera che prima lacera e poi lascia che la canzone finisca in modo soffuso; niente è normale nella musica per polli, anche la più canonica “Merchandise” viene stravolta nel finale da un violino miagolante mentre “Monsters” si riempie di rumori e versi animaleschi.

“Work hard and exercise your mind and body/You won’t be sorry” è indicativo che il testo di “Encouragement” sia l’unico riportato sul libretto, così come è altrettanto sintomatico il fatto che queste siano le prime parole del disco; oltre a un motto di vita piuttosto ovvio e banale, l’incoraggiamento sembra poter essere rivolto anche a chi decide di avvicinarsi all’album.
Bisogna lavorare duro per non arrendersi alle prime e inaspettate stranezze e, se si ha un buon spirito mentale e un po’ di pazzia unita a pazienza, può capitare che vi troviate ad apprezzare il piccolo alienato mondo di Rafter con i suoi mille cambi di ritmo e salti di genere. 
A me è capitato e senza sentirmi un pollo (beh... magari soltanto un po'); provate anche voi, mal che vada avrete comunque sentito qualcosa di originale.

13/04/2007

Tracklist

  1. Encouragement
  2. Hope
  3. Tragedy
  4. Primera
  5. Gentle Men
  6. Inspiration
  7. Split Decision
  8. Your War
  9. Unassailable
  10. Interlude
  11. Boy
  12. Kantanker
  13. Merchandise
  14. Monsters
  15. Hope
  16. Peace
  17. Intent
  18. Ending

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