Tenia

Bianco per sottrazione, nero per composizione

2007 (autoprodotto)
alt-rock

Per la seria "autoprodotti", ecco a voi "Bianco per sottrazione, nero per composizione", Ep (200 copie numerate a mano) dei Tenia, quintetto beneventano attivo dal 1999. Tre brani che si lasciano dietro un fortissimo odore di influenze mal digerite, dai Marlene Kuntz agli Afterhours, passando per Moltheni e un nome a caso tra mille altri cloni di cloni.

Non stiamo qui di certo a rompere le uova nel paniere, solo per il gusto di farlo, ma è innegabile che nonostante ci siano tutti gli ingredienti giusti (passione, affiatamento, discrete qualità tecniche), guardà un pò manca proprio l'elemento fondamentale: la personalità. Si, perchè sembra che la band tenda a nascondersi dietro il paravento di suoni e stili acquisiti, tralasciando di sana pianta ogni velleità espressiva, per fare posto ad una musica di cui non credo la scena italica abbia bisogno, alle prese com'è con mille altre esperienze "provinciali".

Si prenda "La stasi": ci trovi dentro un pò di Afterhours, un break strumentale che vibra di elettricità e un retrogusto post-punk di seconda mano. Ancora troppo poco. "Aikido" sposa, invece, la causa Moltheni-ana, sfiorando il plagio bello e buono, ma comunque trascinandosi graziosa a mo' di dolceamara confessione. Un brano certamente più incisivo, anche grazie al gioco di sfumature e alle repentine fiammate elettriche che ci tengono a precisare che rock is the reason ... Con la partecipazione straordinaria di Umberto Palazzo (Santo Niente), la conclusiva "Nessun ritorno (Vanessa in fondo al mare)" ci incuriosisce immediatamente, dondolandosi fino a trasudare una strana aura di Massimo Volume stilizzati.

Poco altro, poi, se non la sensazione che, se c'è del talento, allora deve necessariamente venire a galla. Prima o poi. Per il momento, dunque, una bocciatura, ma con affetto e un convintissimo "in bocca al lupo!".

25/01/2007

Tracklist

1. La stasi
2. Aikido
3. Nessun ritorno (Vanessa in fondo al mare)

Tenia sul web