John Wiese

Soft Punk

2007 (Troublemn Unlimited)
avant-noise

Il titolo dell’album è la vera chiave di lettura. A causa della perdita di comunicatività delle più moderne uscite, è raro trovarsi di fronte un album e dalla semplice lettura del suo titolo di copertina rendersi conto dell’idea che sta alla base del suo concepimento.
Si tratta di punk, quello vero, spoglio ed essenziale come la natura stessa del suo significato, che necessariamente riporta la memoria a una manciata di decadi addietro.

Una atmosfera di ribellione aleggia come non mai nella composizione di Wiese, noise-composer stanutitense, solito ad atmosfere più cupe e riflessive, mascherate da ingombranti impalcature di rumore dal sapore crudo e metallico.
Dal primo momento è un continuo meravigliarsi di sensazioni sonore determinate dall’alternarsi di suoni sconosciuti, ma attraenti e misteriosi. La ripetizione a dismisura e l’irrequietezza dello spasmo noise prendono gusto grazie al flusso vagheggiante di rumore bianco inserito qua e là ("Spectral Hand" e "Trapped In A Spell"). "New Wave Dust" sancisce forse il vertice compositivo dell’intero album.

Non è raro scorgere la riproduzione a tratti di campioni acustici (di Sissy Spacek e altri) che si lasciano inghiottire a singhiozzo da patch effettate e altre diavolerie digitali ("Snow Pit"). La più classica è sicuramente "Tacks", emblematica del Wiese-sound più celebrato.
Un tributo al calcolatore elettronico ("Blazer Wrecks"), o forse, più in generale, alla digitalizzazione delle informazioni che gestiscono le redini del sistema e che, come per la nascita dell’industrial un ventennio fa, ci portano a una questione di fondo controversa, in favore della quale vediamo già riunirsi sparuti sostenitori.

Tra le infinite collaborazioni di John Wiese, non sono di certo da annoverare quelle con artisti del Midwest americano, ma piuttosto quelle che lo vedono alla spalla dei più influenti japa-noiser, tra i quali i celebri Merzbow. Nonostante il grado di parentela con quest’ultimo nome sia strettissimo e l’intesa (a sentire "Multiplication") senza pari, l’album in questione salta l’ostacolo della incomunicabilità con una prova di notevole allargamento a una molteplicità di fonti e una capacità senza precedenti nel combinarle per giungere a un prodotto ammiccante e decisivo.
Un’immagine geniale e totalmente carica di significato in copertina sovrappone alla potenza hard dell’amplificatore una tinta violetta, morbida e calmante, che spiega perfettamente l’abbinamento di due parole in totale contrasto come quelle che compongono il titolo. Una mossa geniale.

L’uscita è su Toubleman Unlimited e, pur mantenendosi in linea con il resto della produzione, introduce un aspetto compositivo eclettico e davvero sorprendente per virtuosismo di accostamenti ed effettistica. Considerato lo sforzo e l’ingegno, non resta che concentrarsi sulla qualità, che è come sempre altissima. Wiese, da solo, armato del suo laptop ultratecnologico ha concepito un album ricco e carico di energia emotiva, propria solo di alcuni dei più dotati ensemble avanguardisti, concependo un'opera così complessa da sfociare in un risultato di totale ironia, caustico negli accenti e traboccante di riferimenti. Un segnale positivo per una linea estetica emergente, che ricerca nelle più moderne tecnologie informatiche la risposta al concetto evolutivo del termine "noise".

19/03/2008

Tracklist

  1. Atural Magic
  2. Sad Psychics
  3. Recorded Hologram
  4. PS2
  5. Spectral Hand
  6. No Party
  7. Trapped In A Spell
  8. New Wave Dust
  9. Snow Pit
  10. Winter Vacation
  11. Casual Psychedelics
  12. Tacks
  13. Blazer Wrecks

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