Zerovolume

Squilibri

2007 (autoprodotto)
electro-rock

Leggo in giro che il nuovo disco autoprodotto degli Zerovolume (trio livornese composto da Giorgio Ferrini, V ed Andre) sia qualcosa di fantastico, un quasi capolavoro. E, allora, prima di metterlo su sono quasi intimidito, ma è roba che dura poco, giusto il tempo di rendersi conto che in questo pozzo di electro-rock l’acqua è maledettamente stagnante, tra ricontaminazioni Subsonica, ritmiche ossessive e schitarrate che fanno molto rumore per nulla. Per carità: produzione ben curata, brani che scendono come se niente fosse, discreto equilibrio, ma forse sono la persona sbagliata per queste cose. Oppure, magari, davvero questa è la solita sola che stanno cercando di rifilarci a suon di belle parole.

Rispetto al passato, il sound è più aggressivo, in bilico tra tensione e rilascio, sempre alle prese con paesaggi immaginari evocati da liriche che sembrano declamazioni di un post-moderno ormai davvero stantio. Immediatamente, dunque, scorrono via la title track e “Silenzi radio”, una dietro l’altra: buona maestria, tutto ben calibrato, qualche sbadiglio. E’ strano (ma mica tanto, a pensarci bene), ma in “Club Rockstar” sembra di sentire un Piero Pelù un tantino meno rincoglionito, mentre in “Fotografia” trame liquide ed inquiete spostano il baricentro verso il totem del pop più languidamente ambiguo. I deragliamenti elettrici di “In volo” fanno il paio con quelli di “Elettrorivoluzioni”; “Narcolettica” è ipnosi sotteraneamente dark-wave; “Allucinazioni” ha piglio anthemico e carattere visionario.

Ma è quasi palpabile lo scemare progressivo della temperatura emotiva, il lento vacillare dell’ispirazione in un tripudio di stucchevoli e poco incisivi affondi (“Stereovertigini”, “Astronauti”, “Autouomo”) che invano il gran finale di “Effetti Collaterali” tenta di giustificare. Tutto questo, per dire del formato canzone. Quanto ai brani-interludio (l’ambient melanconico di “Through the Fields of Memories Interlude”, i gorghi sotterranei di “A Dream of Falling Interlude”, il Deca tascabile di “Echoes of Emotive Interferences Interlude” e il puzzle di voci trovate di “The Columbia Black Box Interlude”), sembrerebbe, invece, più evidente una capacità descrittiva meno urlata e più incisiva, lontana da quelle banalità che purtroppo affliggono un disco fin troppo "squilibrato" sul versante del dejà vù. Insomma, bella presenza, ma poca sostanza.

20/02/2007

Tracklist

1. Squilibri
2. Silenzi Radio
3. Club Rockstar
4. Through the Fields of Memories Interlude
5. Fotografia
6. A Dream of Falling Interlude
7. In Volo
8. Echoes of Emotive Interferences Interlude
9. Elettrorivoluzioni
10. Narcolettica
11. Allucinazioni
12. The Columbia Black Box Interlude
13. Astronauti
14. Stereovertigini
15. Autouomo
16. Effetti Collaterali

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