Quelli che conoscono Jay Brannan potrebbero averlo visto in "Shortbus", film indipendente uscito qualche anno fa e alle cui musiche aveva partecipato anche Scott Matthew, o aver ascoltato l'Ep "Unmastered", uscito nel 2007, perché il texano, oltre a recitare, ha anche la passione per la musica e questo "Goddamned" è il suo disco di debutto.
Songwriter folk con toni molto dimessi e intimi, strumentazione scarna e acustica, un modo di cantare che in alcuni tratti può ricordare una versione maschile di Tracy Chapman, l'esordio di Brannan non è folgorante certo, ma presenta alcune buone doti.
Un cantautorato semplice, ma sincero e genuino. Magari (anzi, sicuramente) non vale la pena spendere 20 euro per il cd, ma tenerlo d'occhio per i lavori futuri (così come un ascolto fugace) costa quasi nulla.
20/01/2009