Clark

Turning Dragon

2008 (Warp)
idm

Christopher Clark - prima automutilatosi in Chris Clark per poi passare al più minimale e diretto Clark - è decisamente un maestro della musica elettronica di nuova generazione. La sua capacità di captare come un radar le nuove tendenze, assimilarle e poi tradurle su disco è ammirevole. Ormai alloggiato nella produttiva quanto eterogenea casa Warp, Chris Clark non disdegna alcun angolo della musica elettronica moderna, spaziando dalla house più minimale alla IDM tosta e ruvida, fino a qualche spruzzata di breakbeat e ambient-techno. Il tutto condito, ovviamente, con quell’incisività obliqua, superficialmente weird che da molto tempo è marchio di fabbrica degli artisti Warp.

Il precedente episodio sulla lunga distanza fu quel "Body Ridde" del 2006, che non sorprese né deluse nessuno, fermo com’era tra manierismo imperante e originalità, tra mestiere e fantasia. Questo "Turning Dragon" non è un passo indietro, ma nemmeno in avanti: Clark si limita a ripetersi, sicuro di essere in una botte di ferro che lo rende intoccabile ed estraneo a critiche.

Il leit-motiv del disco è l’accanimento violento e a tratti ossessivo sulla ritmica che il dj conduce a suon di beat massicci e distorsioni caustiche, quasi industriali. Un modo di porsi già (ab)usato da molti altri artistici elettronici, sia per la sua efficacia sia per l’immediatezza che riesce a comunicare. Proprio l’immediatezza è il cardine su cui girano la maggior parte delle tracce di "Turning Dragon"; Clark punta i piedi su un solido substrato IDM (Intelligent Dance Music), cercando però di valorizzare la D a scapito della I. Ecco quindi la melodia pressoché inesistente, accantonata in episodi sporadici a favore della ritmica ossessiva e ottusa, testarda: mai scelta si rivelò più sbagliata, in quanto gli episodi migliori del disco sono le poche tracce dove la melodia detta le regole, raffreddando i ritmi e le atmosfere.

Come detto sopra, a dominare il disco sono i beat martellanti e macroscopici che si mostrano fin da subito nell’apertura, affidata a "New Year Storm" – titolo eloquente, pensando che il disco è uscito a fine gennaio. Clark non sente ragioni, martella come un dannato e non fa pause, accennando a volte a sampler vocali frammentati e scomposti ("Volcan Veins"), a volte a marce post-industriali dal sapore apocalittico ("Beg"), pur rimanendo sempre sugli stessi territori d’azione.
Nei momenti in cui immerge le sue composizioni in acque straniere, lo fa con mestiere e senza decisione, con la sequenza di prodotti incerti ed equilibistri ("Truncation Horn" ammicca a certo french touch), oppure semplici copie senza personalità ("Hot May Slides" è dubstep di scarsa qualità suonato da Aphex Twin).

Chris Clark sa scrivere, sa arrangiare e sa produrre tutte le sue canzoni con una invidiabile facilità. Purtroppo, però, ai suoi prodotti manca la scintilla vitale, lo slancio definitivo che li potrebbe rendere delle piccole gemme elettroniche. Eppure le potenzialità ci sono tutte, perché in pezzi come "For Wolves Crew" il nostro dimostra tutta l’abilità di cui è capace, sfornando un intenso brano che coniuga perfettamente le forme più pesanti della IDM a ritmi breakbeat, con scintille di synth matti, psicotici; il tutto senza trascurare aperture melodiche d’effetto. Pollice alzato anche per "Gaskarth/ Cyrk Dedication", una prova di ambient-techno meno celebrale e molto ben riuscita nel suo mood ovattato e scuro.

"Turning Dragon" è la tipica prova da "sì, è bravo ma non si impegna abbastanza", da parte di un dj che invece di inseguire fantasmi e miraggi squarepusheriani dovrebbe prendere in mano la propria personalità, strizzarla a fondo e iniettarla in ogni sua traccia. Perché sotto i martellanti beat e le distorsioni da tamarro industriale è ancora possibile intravedere tutta la bravura e l’originalità di un maestro dell’elettronica moderna.

03/03/2008

Tracklist

  1. New Year Storm
  2. Volcan Veins
  3. Truncation Horn
  4. For Wolves Crew
  5. Gaskarth / Cyrk Dedication
  6. Ache Of The North
  7. Mercy Sines
  8. Hot May Slides
  9. Beg
  10. Penultimate Persian

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