Dadamatto

Il derubato che sorride

2008 (Records S’Il Vous Plait)
alt-rock, alt-pop

Il trio di Senigallia arriva al secondo lavoro sulla lunga distanza, ad appena un anno dal primo - monolitico - “Ti tolgo la vita”. Se l’album del 2007 viveva ancora di assemblaggi di registrazioni pregresse (notevoli i dodici minuti di “Videdrome”), o rimissaggi di brani già editi, “Il derubato che sorride” è una bestia diversa. Quasi ripartendo da zero, i Dadamatto approntano un’idea di deviazione delle strutture come veicolo per un’accresciuta (se non maturata) dimensione demenziale, se non proprio tragicomica. In senso generale, l’album è maggiormente compatto e omogeneo, livellato su un grappolo d’elementi musicali e extra-musicali più coerenti rispetto al recentissimo passato.

Ad esempio, la piece quasi Marlene Kuntz in versione acustica di “A Maggio spuntano le rose” è inglobata da uno svarione straniante di elettronica e campionamenti, “Nonna nanna” è un semplice sampling di monologo in bassissima qualità accompagnato da arpeggi folk, sovratoni electro e sottofondo di field recordings, e - sulla falsariga - la title track è puro accorpamento di voci campionate che sfumano in un effetto carillon, mentre “Walter” si lancia in un riff pub-rock con fisarmonica ska, dove le voci lanciano una zona strumentale e uno spezzone demenziale con cori da sagra paesana.

Le svaganti normalizzazioni, per così dire, arrivano con brani come “Manca un chilometro”, quasi una canzona math-rock dal giro armonico ridondante che attacca con basso lirico, batteria in sincope e accordi ruvidi, e perviene (via coro napoletano, sfasamenti, variazioni e tango nevrotici) a un momento d’esplosione elettro-rumoristica, a modulazioni verso il modo maggiore e a un fade out finale: trattasi - in realtà - del tour de force dal caso, una versione compressa di “Videodrome”. “Marco se n’è andato”, una forma-canzone farfugliante, attacca addirittura con una figura minimalista di tastiera con andatura quasi soul (le voci, alternativamente cantilenanti e distese, implementano un gran lavorio di stratificazione).

“Il mio amico Michele Grossi”, stavolta a partire da organetto vintage e tromba lo-fi, richiama quasi Mina (su liriche alienate), ed è incorniciata da distorsori, controtempi enfatici e tastiere infantili rese melodia pseudo-colta. “X Mary”, au contraire, fa il paio con le scipitezze pop degli Ex-Otago (anche se nobilitata da un intermezzo in forma di variazione solenne con piano, dove la canzonetta si prosciuga per trasformarsi dapprima in tango e quindi in ampia serenata).
I Dadamatto tornano ai migliori livelli di violenza dell’album precedente in “Mi sono innamorato di te”, una sfuriata personalizzata (non più così epigonica), che più avanti richiama persino i Can di “Oh Yeah”, a liquefarsi in una tromba in sordina e a lanciare un crescendo orchestrale, fino a svanire tra sparuti accordi riverberati. “Al cinema” mischia accenti sardonici di piano scordato alle solite tessiture Jesus Lizard e a voci frigide che impostano una canzoncina bambinesca cantata con sciatteria meccanica (che mal si amalgama alle variazioni strumentali turbinose).

Affini al Teatro Degli Orrori per la loro molesta giustapposizione di noise-core e cantautorato nostrano, e propulso dal casus belli del furto integrale di strumentazione (accaduto a inizio novembre 2007), è un concept sbarbino sulla micro-fraudolenza quotidiana. A parte l’opinabilità della tesi (un po’ forzata?), il canone musicale è contemporaneamente più compatto e più libero, e la sovrastruttura si carica di allegorie e citazioni (“Il derubato che sorride” è un verso di “Tutto il mio folle amore” di Modugno per l’episodio di “Capriccio all’italiana” diretto da Pasolini, “Che cosa sono le nuvole?”), l’impiego dei mezzi - specie campioni e suoni trovati - sono al limite dell’alea caotica; la scrittura delle canzoni: in “Ti tolgo la vita” facevano da contraltare, qui - nelle veci di ambigue protagoniste - fanno compassione.

10/06/2008

Tracklist

  1. Manca un chilometro
  2. Al cinema
  3. Marco se n’è andato
  4. X Mary
  5. Mi sono innamorato di te
  6. Il mio amico Michele Grossi
  7. Nonna nanna
  8. Walter
  9. A Maggio spuntano le rose
  10. Il derubato che sorride

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