Evangelicals

The Evening Descends

2008 (Dead Oceans)
psych-pop
7.5

Neopsichedelici, votati al pop barocco, crescono e stupiscono.
Evangelicals, quartetto da Norman, Oklahoma, a occhio giovanissimi, ripetono la fortuna del già buon esordio battistrada “So Gone” del 2006. Questo nuovo "The Evening Descends" è una sarabanda circense, temprata nel miraggio nostalgico e rinfocolata nel delirio collettivo.
Il combo statunitense offre la più credibile, recente commemorativa incursione nella difficile arte del sogno-pop di questi tempi; appagano la nostra smania di abitare mondi ideali in cui risvegliare, esaltare talenti innati, soffocati dalla routine quotidiana.

"The Evening Descends" agisce così favorendo pendenze oniriche, sospendendo ogni incredulità, insinuando e penetrando rovine d’Arcadia infinite e attonite, in una dimensione da favola.
Percepibili, nell’atmosfera senza gravità del disco, quei pollini "Flaming Lips" nella propria decisiva svolta, in quel definitivo “fuor di senno” che è stato “Zaireeka”. Evangelicals ne appaiono l’avida, delirante e plurale corporeità evasa da spazi convenzionali, mostrandosi altrettanto scaltri e intrepidi, (improb)abili tinteggiatori di materia fantastica.

Con noi a rimorchio, confusi e attoniti, si addentrano sicuri in queste macerie stregate dai colori vivi e accesi, rivitalizzandole sino ad appropriarsene.
Essi fomentano un delirio dei sensi in suadenti balletti orchestrali e giri armonici; incitano la fantasia più "desiderante" attraverso imprevedibili cantilene armoniche, fervide e fastose, evocative e straniate.
"The Evening Descends" incarna e schiera così una sequela di canzoni irresistibili, ricavate da un dialogo audace col flusso onirico informe e onnisciente, lo stesso che s’impossessa di noi quando ci assopiamo o vagheggiamo; che si rinnova negli occhi di ogni visionario.

Brani travolgenti e surreali, febbrili e dimenati come “Stoned Again”, “Snowflakes”, “Bellawood”, “Paperback Suicide”, ora esuberanti, ora placidi, esprimono effusioni e desideri, miraggi e risvegli, incubi passionali e terrori atavici.
Nei loro voltaggi-volteggi cinematici di chitarre e tastiere, voci sbigottite in delirio come esorcismi e percussioni a ruota, si diramano e si avviluppano in un’incessante propaggine di materia fantastica.
Si susseguono atmosfere levigate e melodie screziate, esaltate in timbri smeriglio; linee strumentali simili a vortici rutilanti lambiscono ultramondi in colori inusitati, percepiscono visioni sconfinate, castelli nell’aria, scie di cometa.

07/03/2008

Tracklist

  1. The Evening Descends
  2. Midnight Vignette
  3. Skeleton Man
  4. Stoned Again
  5. Party Crashin'
  6. Snowflakes
  7. How Do You Sleep?
  8. Bellawood
  9. Paperback Suicide
  10. Here in the Deadlights
  11. Bloodstream