Non fosse per il fatto che stringo tra le mani il promo originale del disco, sicuramente penserei che quello che sto ascoltando non possa essere Jeff Hanson.
Motivo semplice: il trentenne di Milwaukee non ha la voce da uomo, non si avvicina nemmeno a un timbro maschile, ma ha invece un incredibilmente tenue falsetto femminile; un'ugola che trarrebbe in inganno qualunque orecchio e che spicca come maggiore peculiarità del lavoro di Hanson.
Con questa particolare voce il cantautore americano si esprime al meglio in un folk intimo e sommesso, con grande uso di archi, debitore in alcuni casi al grande Elliott Smith, come nel ricorso a fiati e cantato in "Nothing Would Matter At All" e "The Hills" o anche ai Belle & Sebastian più eterei ("Wrong Again").
Hanson però non si ferma ai rimandi, passa con bravura tra momenti un po' epici ("night"), ballate di sussurri ("Mary Ann"), country-folk più solari ("If Only I Knew"), angeliche tristezze di voce e archi ("I Don't Quiet Remember") e scarne enfasi cosrtuite su lunghe pause ("No Never Mine").
"Madam Owl" è un buon disco di songwriting, delicato e spirituale, che dimostra le pregevoli doti di qusto folksinger che ha saputo sfruttare in modo eccellente la singolarità vocale donatagli da madre natura.
19/02/2009