Sono milaniesi gli RdB, che sta per il Resto della Band; sono in giro dal 2002 e questo omonimo è il terzo album dopo "Alice nel paese dei mangia" del 2004 e "Che strano" un anno dopo.
Otto tracce, divise equamente tra quelle cantate in italiano e quelle in inglese: la proposta degli RdB non è delle più originali, anche se sicuramente onesta e fatta con grande passione; rock verace e crudo, a volte in bagni wave alla Diaframma ("E' un giorno normale") o con ritmi ska in levare ("Non mi venire a dire").
Se la metà in italiano è un po' più pacata e melodica, la parte in inglese suona più pesante con rock gagliardi e urla metal ("Killer Geyser") o robuste virate di punk'n'roll.
Un lavoro di rock genuino e suonato con buon mestiere che può lasciare anche intravedere terreno fertile per buone cose ma che adesso sembra ancora indeciso sulla strada da seguire.
04/04/2009