Sao Paulo Underground

The Principle Of Intrusive Relationships

2008 (Aesthetics)
avanguardia, free-jazz, post-rock

Rob Mazurek è un compositore e artista multimediale dagli infiniti progetti, nonché autentico veterano della scena post-rock di Chicago. In più di dieci anni di carriera ha militato in gruppi come Isotope 217, Chicago Underground Duo, Him, Calexico... sino ai più recenti Exploding Star Orchestra.
Negli ultimi due anni, col moniker Sao Paulo Underground di stanza a San Paolo del Brasile, egli ha svoltato un crossover etno-jazz-rock sincopato e astratto, ricco di manipolazioni musicali sofisticate e vibranti. Un melange inaudito, un condensato magmatico, sovraccarico di forme e composizioni.

Il frutto del nuovo travaglio si chiama “The Principle Of Intrusive Relationships” e offre un’audace fusione sintetica di percezioni e associazioni musicali, di dialoghi improvvisi e stasi surreali.
Un senso caotico e desiderante, possente e gioioso, che rispecchia una società satura di informazioni. Un enigmatico e fibrillante universo sonoro come effetto della tensione nel rapporto tra ordine e progresso, caos e bizzarria; tra figura e astrazione, rumore ed eufonia.
Nel sogno convulso e inconfessato di violare i limiti del corpo, Sao Paulo Underground muove da fisionomie distinguibili e “sensuali”, per poi avventarsi in un cosmo destabilizzante ed estraneo, in uno scenario spaziale di detriti e furia.

Rispetto all’esordio Sao Paulo Underground di due anni fa, “Sauna: Um, Dois, Três” (2006, Submarine), il passo è grande. S’allarga il duo Rob Mazurek (fiati, electronics) - Mauricio Takara (percussioni e batteria) con l’ingresso di altri percussionisti, Guilherme Granado e Richard Ribiero, focalizzando sul drum-set una pratica collettiva di transizioni musicali ibride e maculate, che attinge da culti ancestrali tanto quanto dal quotidiano assillo iper-tecnologico metropolitano.
“The Principle Of Intrusive Relationships” è dunque un’auto-affermazione sbizzarrita e ironica, che spicca un salto mortale in un coacervo di sonorità free dalle cromature astratte e traumatiche, che presentano infiniti punti di fuga e d’apertura.

L’incipit di “Final Feliz”, col suo straniante free-jazz-psych di crescente tonalità e ripiego melodico, si affida all’estro randagio e polimorfo dello strumento a fiato d’ottone: macchie di colore scorrono e panneggiano à-la Arkestra di Sun Ra, fluttuando nella stratosfera, rischiarando una bolgia di percussioni in battaglia.
“Só Por Precaução” e la suite “Barulho de Ponteiro” innescano slanci soul-jazz alter(at)i e bramosi, trip comunicativi e fecondi di suggestioni di Chicago (Tortoise) e afflati carioca.
Un mesmerizzante coacervo antropofago e centrifugo di frammenti free-jazz e jungle, di intrusioni popular ed elementi acusmatici; rumori, riverberi e campionamenti a tessere una fitta, silente e ossessiva trama.
“Entre Um Chão E Outro” è sublime arcano etno-funk elettrico, con filamenti e scie di cometa della tromba cerimoniere di Miles Davis, su un tappeto elettrico di percussioni che è lavorio di clangori industrial, d’effetti modello "Bush Of Ghosts" eno-byrniano. "Pulmões" è tela epilettica di brackbeat e detriti, su cui soffia mitigante una cornetta d’inviolato anelito.
“Cosmogonia” presenta una bolgia di frammenti, rifrazioni, echi lontani e pattern screziati; una chitarra distorta si impunta su un tema, sotto un cielo cupo e nuvolo, mentre la cornetta ricolora ogni cosa.

“The Principle Of Intrusive Relationships” è opera altamente suggestiva in quel percepire e impastare “eventi sonori” in riflusso perpetuo sotto uno stesso tetto, ipotizzando nuovi e plausibili continuum di spazio e tempo. 

05/09/2008

Tracklist

  1. Final feliz
  2. Barulho de ponteiro 1
  3. Barulho de ponteiro 2
  4. Pulmoes
  5. Entre um chao e outro
  6. Cosmogonia
  7. Ima
  8. So por precaucao

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