Starling Electric

Clouded Staircase

2008 (Bar/None)
pop-rock, songwriter
7.5

Starling Electric è un quartetto dal Michigan fondato da Caleb Dillon, compositore, cantante e tastierista. “Clouded Staircase”, esordio del gruppo, è stato registrato interamente nell’appartamento di Dillon (in origine, unico detentore del progetto) e pubblicato in poche copie un paio d’anni fa.  
Il disco è oggi, per la prima volta, edito e diffuso capillarmente sul mercato da Bar/None, esempio di indie-label per eccellenza che ne ha lodevolmente intuito il valore polarizzante, rilanciandolo.

Starling Electric si dichiarano “approvvigionatori orgogliosi” di ogni forma melodica “...dal 1965 al 1977...”, tanto che segua codici onirici in ibridi psichedelici, orchestrali e art-rock, quanto che transiti in folkeggianti e caduche sortite acustiche.
“Clouded Staircase” miscela suggestivamente queste forme cromatiche-compositive, come tele su cavalletti che si producono e confluiscono nella riflessiva, radiosa creatività di Dillon, tutta pudici ammiccamenti nostalgici, pathos umile e soffici inganni illusionistici.

Questo esordio svela un gruppo con sorprendenti ispirazioni e fantasie. Si pensi, oltre ai Beach Boys, a dei Clientele d’oltreoceano, immersi nello stesso vaporoso abbandono esotico, in quel trasognato iperrealismo descrittivo, ma appena più risoluto e evidenziato. Un’eterogeneità armonica immediata e limpida in una sorta di insondabile e idealizzante tensione, sospesa nello stupore e prospera nell’innamoramento.
Comporre e suonare come sognare a occhi aperti, in una luce che avvolge come una seconda pelle.

Strumenti come la chitarra ritmica e le tastiere assumono contorni definiti nell’insieme, in un gioco di forze tuttavia equilibrato e vivace. Le ispirate armonie vocali, discrete e sfuggenti, non cadono nei tipici entusiasti ammiccamenti di nuove leve, troppo prese di sé.
“The St. Valentine's Day Massacre”, “Prince of the Puff of Smoke” e “To Flunker, With Love” sfoggiano un power-pop naif, degno dei migliori Guided By Voices tirati a lucido, quasi che Caleb Dillon e soci prendessero parte alle session compositive del gruppo di Pollard e Sprout, a Dayton.
“Camp-Fire” apre con trapunti d’organo alla High Llamas e rimanda, per varietà e bizzarria, allo "Smile" wilsoniano. L’accensione melodica tutta arpeggi delicati e armoniche in “Two Dreams” e “Clouded Staircase (Part Three)” ravviva pittoresche memorie progressive-folk; la suadente, atmosferica novelty strumentale di “I got scared” conquisterebbe i seguaci dei Mercury Rev più romantici.

La title track “Clouded Staircase”, sorta di risveglio in un’Abbey Road rifiorita a primavera, è divisa in parti e ricorre, come un raggiante leit-motiv, nel corso dell’album. Evidenti tracce beatlesiane anche in “Black Ghost / Black Girl”.
Questo disco si mostra come un’autentica sorpresa nel rock melodico del 2008.

22/10/2008

Tracklist

1. The St. Valentine's Day Massacre  
2. Clouded Staircase (Part One)   
3. Camp-Fire   
4. Black Ghost / Black Girl   
5. I Got Scared   
6. Clouded Staircase (Part Two)   
7. A Snowflake  
8. Prince of the Puff of Smoke   
9. Lions  
10. New Era
11. All Through the Fall  
12. To Flunker, With Love   
13. Two Dreams / Flower Peddler (Theme)   
14. Death to Bad Dreams! / The Black Parade   
15. She Goes Through Phases   
16. British Boots   
17. Clouded Staircase (Part Three)   
18. Dust Chord

Starling Electric sul web