Ulaan Khol

I

2008 (Soft Abuse)
psych-noise

Non sia mai che Steven R. Smith lasci passare tra i suoi album più di qualche mese. Non faccio a tempo ad accorgermi dell'uscita di "Owl" che ecco già pronto un nuovo lavoro a nome Ulaan Khol.
In "I" è la componente noise a dominare. L'elettrica, acida come sempre, è soffocata da uno strato uniforme di feedback e rumore mica-tanto-di-fondo, la distorsione sovrassatura l'amplificazione e produce un gracchiare granulare. Qua e là emerge qualche tastiera, un soffio del tutto privo di rumore d'attacco. Le linee melodiche ondeggiano, fluttuano, alternano picchi di intensità e momenti di calma piatta senza mai attenuare la tensione.

Il tutto converge in un suono oceanico, a tratti shoegazer. La somiglianza coi Ride non si limita al perfetto sposalizio che "I" avrebbe con la meravigliosa copertina di "Nowhere": ascoltare "Untitled 02" per credere.

23/03/2008

Tracklist

  1. Untitled
  2. Untitled
  3. Untitled
  4. Untitled
  5. Untitled
  6. Untitled
  7. Untitled
  8. Untitled
  9. Untitled

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