Allroh

Hag Dec

2009 (Graumann)
songwriter, avant-rock

Al secolo Anne Rolfs, la cantautrice berlinese Allroh dà alla luce “Hag Dec” dopo il primo tentativo su corta distanza “Nym” (2008).

“He Du”, “Filade”, "Hammerhai" e "Was Brauchst Du" sono i paletti del disco con cui definisce il superamento della forma-canzone in "pratica-canzone". “He Du" è ben oltre il noise-rock stiloso di Kim Gordon e Thurston Moore storpiato, è un soliloquio acido con cadenza pericolosamente irregolare, sconfinante nella pura isteria, con canto talmente nervoso da rislutare muto. "Filade" prosegue chiarendo che Rolfs segue pur sempre una sua armonia, un folk-rock suonato da Frankenstein, un noise-core Beefheart-iano senza sezione ritmica, in cui la voce non potrebbe andare meno a orecchio, pure infiltrandosi con distaccata alterigia. "Hammerhai" è una parata Galas-iana (modellata sulla scala acuta, quasi stridula) con chitarra vomitata a mo' di di controcanto deformante e lamiera protettiva. "Was Brauchst Du" spara solfeggi country-rock sotto elettroshock, un tappeto per strepiti gorgheggianti, ululati e frasi smozzicate.

 

Questi figliano i vari "Find Dich" “Ade” e “Hebelus”, ognuno con glissandi, accordi arruffati, feedback, supportati dalla cantilena disgiunta della cantante (talvolta solamente fatta risuonare). In "Ade" il gioco non-compositivo si riduce al semplice accompagnamento per il non-canto, e perde l'equilibrio (o smarrisce la vera via). "Hebelus" è l'unica che si avvicina ai primi quattro pezzi, ma preferisce indugiare in vuoti tocchi atmosferici. "Nie Fin Nie" diventa più musicale, con una progressione tortuosa da sospensione a strepito distorto.

 

Una volta provati i brividi di un suo plausibile "Trout Mask Replica", Rolfs cambia gioco e attacca col sitar in "Ma & Pa", il cui effetto vira bruscamente dalle parti del madrigale fiero Joan Baez-iano, e con l'acustica in "Kein CM", una svirgola virtuosa che punta più al flamenco che all'India. Entrambe chiariscono maggiormente gli intenti della compositrice, complice anche la cantillazione persiana rutilante, ma il mormorio sonnambulo di "Feder", strutturata secondo sospiri e umore onirico, è l'eccezione nell'eccezione.

In “Eine Skabiose” compaiono scimmiottamenti della grinta di Patti Smith, su chitarra mescalero. Senza distorsione, le sue canzoni sembrano diventare formalismi di genere (mariachi, in questo caso), anche se talvolta la cosa permette al canto di vibrare con più calore, diventando semplice emanazione interiore ("My Time").

I brani strumentali ("Met All", oltre a "Kein CM") sono però particolarmente rischiosi, perchè attestano in parte che la sua voce non è poi così indispensabile.

 
Registrato da Steve Albini nel dicembre 2008, quest’epitome di una nuova folksinger e ingenuo elogio della forma libera, perlomeno sul piano teorico si piega facile a facezie emotive pure incalzanti e approssima - talvolta tralasciandoli - principi compositivi maturi. L'impressione è che Rolfs non creda molto a ciò che fa, e i cambi incoerenti di registro sono piuttosto paraventi che non facilitano la presa.


(14/09/2009 - riv. 31/01/2010))

14/09/2009

Tracklist

  1. He Du
  2. Filade
  3. Hammerhai
  4. Was Brauchst Du
  5. Ma & Pa
  6. Feder
  7. Met All
  8. Eine Skabiose
  9. Hebelus
  10. My Time
  11. Find Dich
  12. Ade
  13. Kein CM
  14. Nie Fin Nie

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