The Doggs

The Doggs

2009 (Autoprodotto)
rock

Quattro canzoni per affermare la propria esistenza. Diciassette minuti e rotti per dire che ci sono anche loro. E che si chiamano The Doggs.
Sono in tre (Mezz alla voce e al basso, Grace alla batteria e Bert alla chitarra) e vengono da Milano. La testa e il cuore piantati da qualche parte tra la fine dei Sessanta e l’alba dei Settanta, scortati nell’underground dagli Stooges, cercando di afferrare le prime avvisaglie del punk.

Parte “Underground Drain”, quindi, e sembra di essere in piena epopea “Funhouse”: il basso pulsa rotondo, la voce scazza annoiata, mentre il sax di Piergiorgio Elia, coadiuvato da un organo vintage (Pypa), svolazza tutt’intorno con fare guardingo.
Non c’è niente di nuovo sotto il sole, soltanto una sana passione per una stagione e per delle sonorità fondamentali per lo sviluppo del rock. Eppure, i ragazzi dimostrano di saperci fare, giocando molto sulla nostalgia, senza, comunque, scadere nella banalità di una riproposizione fine a se stessa.

Accettiamo, dunque, con piacere i gemiti lascivi di “Kiss My Blood”, il wah-wah appiccicoso dello strumentale “No Lights” e una “Animal” in cui lo spettro di Iggy Pop è davvero a suo agio.

07/10/2009

Tracklist

1. Underground DRain
2. Kiss My Blood
3. No Lights
4. Animal

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