Horse Stories

November November

2009 (Perfect Swan Records)
alt-folk

A otto anni dall'inizio di carriera, Melbourne era ormai diventata troppo piccola per le ambizioni di Toby Burke e del suo gruppo Horse Stories (nome ispirato dall’album dei Dirty Three).
Dopo tre album, un Ep e due progetti collaterali (“Perfect Black Swan” e “Winsome Lonesome”), la nascita di quello che può definirsi l’album della maturità si è compiuta in un garage di Los Angeles.

Dieci brani dal lirismo ben definito che consolidano il sound del gruppo, il malinconico country, che ha sollevato paragoni con i Wilco, i Rem, Bob Dylan, caratterizza ogni frammento dell’album, mentre la voce gentile ma penetrante di Toby Burke cattura la mente, con armonie vellutate e crepuscolari che sembrano uscire dalle pagine dei Galaxie 500.

L’esperienza con il progetto di musica sperimentale “Perfect Black Swan” sembra aver dato la giusta chiave per gli arrangiamenti delle sempre affascinanti composizioni di Burke. Le leggere infiltrazioni elettroniche, le morbide trame ritmiche si adagiano sulle più tradizionali partiture di piano, chitarra e violino realizzando sonorità neo-classiche.
“November November” non è un album malinconico e depresso; seppur ricche di nostalgia e inquietudine, le tracce tengono in serbo un calore che conforta e dà speranza, ciò è evidente in “Telephone Number ( November)”, una breve e suggestiva canzone di un amore perduto, che con poche note di violino e piano comunica emozioni e sentimento.

Le canzoni sono piccole cronache, storie raccontate vicino al fuoco. Come un hobo della civiltà moderna, Toby Burke raccoglie vicende di solitudine e le mette in musica con la grazia di un folksinger d’annata.
“Believer”, “Hole In The Head” scivolano su flessuosi ritmi e melodie contagiose, e i toni più dinamici di "To The Light" e “To Anyone” non ledono la coesione stilistica dell’album.
In verità, gia le note iniziali di “Hummingbird (Will Be Okay)” ammaliano l’ascoltatore per l’estrema cura dei suoni e della voce: ogni elemento mantiene confini definiti per amalgamarsi in sognanti ballate senza tempo.

Tra le pieghe di un country-western contaminato dall’elettronica, "Standing In The Snow" è un omaggio alla Band nella appassionata “The Weight (With Apologies To The Band)”. Toby Burke sperimenta strane soluzioni armoniche in “Rockinghorse” con glockenspiel e piano che scandiscono lo scorrere del tempo, l’effetto fiabesco, leggermente pervaso dal rimpianto, è una delle cose più intense dell’album.
“The TV” chiude con disarmante semplicità uno dei dischi più confortevoli e interessanti del nuovo country americano.
Gli Horse Stories sono un gruppo da scoprire e approfondire nel loro percorso musicale, già denso di episodi di rilievo.

31/12/2009

Tracklist

 1.  Hummingbird (Will Be Okay)
 2.  To The Light
 3.  Standing In The Snow
 4.  Hole In The Head
 5.  Telephone Number ( November)
 6.  To Anyone
 7.  The Weight (With Apologies To The Band)
 8.  Believer
 9.  Rockinghorse
10. The TV

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