Jozef Van Wissem è uno strumentista olandese che ha fatto riscoprire al mondo del folk neo-classico le potenzialità timbriche del liuto, dapprima in lavori sperimentali come "Narcissus Drowning" e la raccolta "Retrograde" e poi sempre più austero nei vari "A Rose By Any Other Name" e "Stations Of The Cross", oltre ai progetti collaborativi con Gary Lucas, James Blackshaw (Brethren Of The Free Spirit), fino ad arrivare all'ultimo lavoro solista, "All That Is Made", su Important.
Odi e idilli a mo' di fuga pre-barocca in forma di trance tintinnanti come "The Stars Fall From The Sky" e "It Is All That Is Made" sono gradevoli riferimenti alle radici storiche dello strumento. La purezza raga di accordi e pause in "The Heart's Blood Pours Forth Over The Head", l'esplorazione cromatica in "How Long Will It Go On After You Have Gone" e "Darkness Falls Upon The Face Of The Deep" divengono scorrevoli come canzoni strumentali a tutti gli effetti, con tanto di ritornello paradisiaco.
Non fastoso, e inveterato anti-spettacolare, Van Wissem intavola l'ennesimo monologo che è comunque musicato con arguzia spirituale, o filologia ancestrale, a scelta. A parte rinascimento e barocco - per stessa ammissione dell'autore - le partiture prendono ispirazione dal primo libro paleotestamentario, la Genesi.
03/11/2009