Klimek

Movies Is Magic

2009 (Anticipate)
ambient, electro-acoustic

A due anni di distanza dal convincente "Dedications" - album che aveva cominciato a far emergere il nome di Sebastian Meissner dalle sonnolente lande ambientali nelle quali fino ad allora era rimasto avvolto il suo progetto a nome Klimek - il compositore elettronico tedesco torna a indossare le vesti artistiche a lui più congeniali, rispetto alle sue tante altre incarnazioni di più spinta elettronica post-industriale (Autokontrast, Random Industries, Bizz Circuits). Come già nel caso delle dense elegie di "Dedications", lo fa con una sorta di concept, questa volta inteso a consacrare, fin dall'ispirazione e dallo stesso titolo, le già evidenti propensioni cinematiche della sua musica.

"Movies Is Magic" (titolo mutuato da un pezzo di Brian Wilson e Van Dyke Parks del 1995) non è però una semplice colonna sonora per ipotetici film, né tanto meno alla medesima stregua può essere interpretato, poiché per Meissner il cinema e la musica ad esso destinata rappresentano soprattutto uno spunto intellettuale, sulla base del quale costruire le proprie modulazioni elettroacustiche, con un taglio in qualche misura da regista, piuttosto che da musicista incaricato della sonorizzazione delle immagini.
Sono appunto le immagini la finalità di Meissner, che qui prova a crearle appunto attraverso i suoni: filtrati, manipolati, catturati e giustapposti per dar luogo a suggestivi scorci descrittivi, ma anche a torbide atmosfere spettrali.

L'audace sinestesia di Klimek non si limita al tentativo di concretizzare le immagini, ma si espande finanche a quello di rappresentare sensazioni e sentimenti astratti: è sufficiente scorgere la tracklist di "Movies Is Magic" per cogliere come l'album costituisca una vera e propria sequenza di emozioni, in un percorso che va dall'ansia alla gioia, passando dal desiderio alla paura, e che nel taglio filmico prescelto dal suo autore trova l'elemento conduttore attraverso il quale viene ricondotto a unità l'incessante avvicendamento di soluzioni strumentali e compositive. Resta infatti costante per tutto il lavoro lo stile del "regista" Meissner, incentrato su ideali fermo-immagine, che donano alle sue composizioni la persistenza di loop e iterazioni di note, sulle quali di volta in volta si innestano elementi e frequenze diverse. La ricca galleria di immagini proposte spazia così dalle inquiete folate di drone - degne di un Tim Hecker - dell'iniziale "Abyss Of Anxiety (Unfolding The Magic)" alle sensazioni bucoliche dell'elettroacustica "Exploding Unbearable Desires", dalle progressioni del dub graffiante di "Pathentic And Dangerous" al cupo incedere marziale di "Greed, Mutation, Betrayal" e "A Lament". Ma è soprattutto nella parte finale dell'album che Klimek corona al meglio la sua metafora cinematografica, come dimostra la solennità di "Sound Of Confusion", che si eleva come una marea crescente tra tastiere e archi alla Stars Of The Lid, e il conclusivo abbandono alla notte e alla nostalgia di "Tears Of Happiness (Dismissed Into Mundanity)", cristallizzazione in musica di immagini, ricordi e mondi possibili.

E proprio in questo può riscontrarsi il fine ultimo del lavoro, conseguito prima nell'accurata creazione di un dettagliato altrove di musica e immagini e poi nella sensazione di ritorno alla realtà dopo la conclusione del sogno, catturato sull'immaginaria pellicola lasciata scorrere con maestria da Sebastian Meissner per i cinquanta, vividissimi minuti di "Movies Is Magic".

15/11/2009

Tracklist

  1. Abyss Of Anxiety (Unfolding The Magic)
  2. Exposed To Life In Its Brutal
  3. Exploding Unbearable Desires
  4. Pathentic And Dangerous
  5. Greed, Mutation, Betrayal
  6. A Lament
  7. True Enemies And False Friends
  8. Sound Of Confusion
  9. For Whom The Bells Toll
  10. Tears Of Happiness (Dismissed Into Mundanity)

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