Mi Ami

Watersports

2009 (Touch & Go/ Quarterstick Records)
no wave, post-punk

Già sappiamo dei Black Eyes. Sappiamo che le rivisitazioni del post-punk e della no wave possono essere dei pericolosi boomerang capaci di inasprire tanto la vecchia guardia quanto le nuove leve della critica musicale internazionale. Ai miracoli credono gli ingenui, ma l’equilibrio del giudizio è una gran bella dote.
Applicando questa premessa a "Watersports", primo album (dopo i 12" "African Rhytms" e "Ark Of The Covenant" del 2008, e "Echononecho" del gennaio 2009) dei Mi Ami, trio costituito dai due transfughi dei Black Eyes, Daniel McCormick e Jacob Long, con il biondissimo batterista Damon Palermo, ascoltiamo il lavoro confortati nel trovarvi, da subito, intessuti con coriacea originalità, quegli spunti che abbiamo ascoltato sino allo sfinimento.

Immediatamente, come da manuale Pop Group, il rituale di un’obscura, rumorosa religione della nevrosi ("Echononecho"), che l’uomo dell’Occidente, come moderno evangelizzatore dal falsetto incazzato, va a esportare nella Foresta Amazzonica, con poderose, mirabili percussioni & distorsioni ("New Guitar"), deliri lunari intrisi di certo dub caro ai Pil ("White Wife"), compiuti in un antro palustre, locus di sopravvivenza ai (e sublimazione dei) propri incubi, in cui la mente può decomprimersi per parlare a voce bassa con se stessa, quasi ad auto-confortarsi ("Peacetalks/Downer").

Per chi ha imparato a convivere felicemente con le proprie nevrastenie.

23/02/2009

Tracklist

  1. Echononecho
  2. The Man In Your House
  3. New Guitar
  4. Pressure
  5. Freed From Sin
  6. White Wife
  7. Peacetalks/Downer

Mi Ami sul web