Roger Klug

More Help For Your Nerves

2009 (Mental Giant)
pop

Pop Scientist Roger Klug smashes atoms of rock and power-pop together into a fierce new element
(Cd Baby)


I veri segugi del power-pop vanno in visibilio quando nomi del calibro di Roger Klug si riaffacciano sul mercato discografico. Dopo un’attesa di oltre dieci anni (!) questo compositore di Cincinnati, Ohio, torna con un terzo album, "More Help For Your Nerves", che è un debordante zibaldone musicale di 17 brani, dalle trascinanti elettriche linee melodiche, cariche di umori fastosi tanto quanto d’inattese bizze e rapinose code strumentali.

La band di questo istrionico multistrumentista è essenzialmente un trio, che vede oltre a Klug alla chitarra, Mike Tittel alla batteria e Greg Tudor al basso. L’etichetta autoprodotta, Mental Giant Music, gestisce ogni pubblicazione di Klug sin dai tempi del college, quando l’artista formava, assieme al batterista Jeff Karch, il duo The Willies.
Roger Klug può considerarsi un figlio putativo di Todd Rundgren per l’abilità di sciorinare instant-hits dal gusto onnivoro e dal piglio dolce-aggressivo, con chitarre e tastiere in evidenza (“When Dreams Dry Up”, “Man's Man”, forse i due pezzi più folgoranti, “Bi-Curious”, “For The Kids”), le cui trame anche complesse (“An Artist In The Field”) abbinano classiche e calibrate armonie vocali con trattamenti tecnici da spigliato specialista dello studio d’incisione.
Partiture eleganti e compiute si calano in un tessuto sonoro che non preclude nulla, libero di miscelare pop sempiterno con marcette country e infusi hard-rock (“About Time”), novelty da piano-bar (“Witch From Hell”), umori tzigani e vezzi orchestrali à-la ELO (“Bogeyman”, “Souls To Heaven”).

"More Help For Your Nerves" è tutto un guizzante incanto-disincanto, come un giorno alle giostre; un lucente artificio innodico che è esito di brillanti intuizioni personali e devoti inchini all’arte melodica di Raspberries e Matthew Sweet, dei Jellyfish e i misconosciuti Splitsville, tanto quanto ai più noti campioni Xtc e Joe Jackson.
Un percorso vitale in cui Klug incede audace e sicuro tra sgargianti panneggi d’arco che riparano da arsura e consunzione con le fronde estese, e una sensibilità pop sviluppata con intelligenza a far lievitare stimolo e spessore dell’opera.
Un’arte pasticciera senza tempo che rinverdisce e anima, in tempi recenti, anche l’opera di colleghi come Bryan Scary e Paul Steel.

10/06/2009

Tracklist

  1. Tinnitus
  2. Dump Me Hard
  3. An Artist In The Field
  4. Girl After My Own Heart
  5. About Time
  6. For The Kids
  7. Witch From Hell
  8. The Day I Had My Brain Removed
  9. Hi-Hat
  10. A Girl Like That
  11. Bi-Curious
  12. When Dreams Dry Up
  13. My Life Is Sweet
  14. Souls To Heaven
  15. Bogeyman
  16. Man's Man
  17. Your Diary

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