Wet Hair

Dream

2009 (Not Not Fun)
synth-wave, lo-fi noise, psichedelia

Terminata l’avventura Raccoo-oo-oon, Shawn Reed e Ryan Garbes varano il progetto Wet Hair che di quella esperienza conserva al massimo qualche traccia di psichedelia malsana e qualche effetto collaterale radioattivo, perdendo per strada, ahinoi!, sprazzi di genialità.

Una drum machine scalcinata, una tastiera che ne ha viste di cotte e di crude, un crooner avvinazzato che pronuncia, svogliato, parole quasi incomprensibili e una generale predisposizione per la brodaglia lo-fi: sono questi gli ingredienti fondamentali del suono Wet Hair, ancora impelagato, in “Cult Electric Annihilation”, con la deboscia krauta e deforme dei Raccoo-oo-oon, in perlustrazione per trance autoindotte, ma senza molta fortuna.

E’ da “Black Sand”, quindi, che le cose iniziano a chiarirsi: la tastierina tenta di insinuare una melodia tra le ragnatele pulsanti di una ritmica appiccicosa, mentre i synth oscillano nudi nel cosmo e la voce si materializza più ubriaca che mai, col suo mantra inzuppato di abominio, così come accade anche nel carillon tra le macerie di “Ordinary Lives”.

Sembra un gioco perverso, volutamente perverso. Poco sincero, insomma, come se i due giocassero a “farlo strano” a tutti i costi, perdendo di vista i dettagli, la visione complessiva. Un esercizio di stile putrido e inacidito, che nemmeno le ascensioni astrali e la solennità contenuta dell’organo di “Radio Machines/Gold Chains” riescono a rendere davvero efficace.
Rimandati.

22/10/2009

Tracklist

1. Cult Electric Annihilation
2. Black Sand
3. Ordinary Lives
4. Radio Machines/Gold Chains

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