Bambi Molesters

As The Dark Wave Swells

2010 (Glitterhouse)
surf-pop

Proporre una musica completamente strumentale che però mantiene uno spirito pop è un indubbio segnale di non aver paura di prendersi dei rischi. Non è infatti per niente semplice riuscire a mantenere un suono leggero e un'impostazione melodica netta e riconoscibile senza utilizzare il canto: si rischia, infatti, di non saper trovare la necessaria varietà, per quanto riguarda le stesse melodie e lo sviluppo dei brani. Oppure si rischia di non saper infondere ai brani stessi le giuste sfumature, o ancora di insistere troppo su questo aspetto, appesantendo così il suono. In questo "As The Dark Wave Swells", lavoro dei croati Bambi Molesters, non avviene nulla di tutto questo, e il disco è un esempio brillantissimo del potere immaginifico ed evocativo della musica strumentale quando ha tutte le caratteristiche giuste al posto giusto.

La base di ogni canzone è prettamente surf: abbiamo, quindi, una chitarra suonata quasi esclusivamente in modo arpeggiato, con un tocco morbido, vellutato e leggermente velato di scuro, un basso i cui giri si pongono a metà strada tra l'irrobustimento e la colorazione del suono della chitarra e il sostegno alla batteria, e il cui suono è anch'esso particolarmente rotondo, e una batteria leggera e dai tempi quasi sempre regolari, con solo alcune lievi ma significative variazioni. Attorno a questo nucleo centrale si alternano una serie di altri strumenti: da questa combinazione scaturisce la grande qualità del risultato globale.

Se, infatti, le percussioni hanno l'unico ruolo di dare ancor più vivacità alla sezione ritmica, l'intervento di ulteriori chitarre, degli archi, di organo e mellotron e di sax e tromba ha ogni volta uno scopo diverso. Sarebbe troppo facile, infatti, utilizzare questi strumenti per dare corpo all'idea melodica principale, sfruttando la base surf come accompagnamento: l'interazione tra i due aspetti risulta invece molto più dinamica, perché la base surf non si limita quasi mai a fungere da mero accompagnamento, ma ha un ruolo anche nel riprodurre la melodia principale, e lo strumento che interviene "da fuori" si affianca, si sovrappone, si alterna a essa, creando ogni volta delle trame diverse e sempre molto azzeccate.
L'impostazione, poi, di questi ultimi strumenti, non è mai la stessa, ma c'è anche qui una buona ampiezza delle tonalità e delle tipologie stesse di suono: questo vale soprattutto per le chitarre, ma anche gli altri strumenti citati non sono mai suonati in modo piatto e uniforme. Tutta questa costruzione, vale la pena ribadirlo, è caratterizzata da freschezza e leggerezza in quantità industriale, così che l'ascolto risulti da subito facile e al contempo stimolante. Importante anche sottolineare l'andamento delle canzoni: non ci si limita a ripetere più volte le stesse melodie, ma c'è uno sviluppo più vario, spesso circolare ma alcune volte anche più libero.

Dalle atmosfere quasi western dell'iniziale title track, alle ambientazioni dal club anni Sessanta di "The Kiss Off" e "Wrong Turn", alla scarica di elettricità di "Into The Crimson Sunset" (il miglior brano del lotto), all'epos di "Panic Party" e "Mindbender", alla pausa relax di "Lazy Girls Hangout", alle divagazioni da folk popolare di "Siboney", questi 38 minuti rappresentano un vero e proprio viaggio, tanto pieno di sorprese quanto disincantato e rilassato.
Del resto, i Bambi Molesters sono attivi da una quindicina d'anni e in passato hanno fatto da spalla agli Rem in due tour diversi, ricevendo grandi apprezzamenti da Michael Stipe. Qualcosa vorrà pur dire, anche se l'indizio più importante sulla qualità di questa band è semplicemente l'ascolto della sua musica.

14/06/2010

Tracklist

  1. As The Dark Wave Swells
  2. The Kiss-Off
  3. Wrong Turn
  4. Point Of No Return
  5. Into The Crimson Sunset
  6. Panic Party
  7. Lazy Girls Hangout
  8. Siboney
  9. Mindbender
  10. Thunderin' Guitar
  11. Rising East

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