Crocodiles

Tentativo numero duo per i californiani Charles Rowell (chitarra e synth) e Brandon Welchez (voce).
Il precedente “Summer of Hate” non era, a dirla tutta, un granché e di certo questo “Sleep Forever” non sarà ricordato come un’opera clamorosa… Eppure, qualche cosa inizia a muoversi, perché i due sembrano essere diventati più consapevoli delle possibilità del loro garage-pop miscelato con profumi psichedelici. Il teatrino delle citazioni è, come sempre, ricco e avvincente per tutti quelli che vogliono cimentarsi nel solito giochino: “Cosa ti ricorda questo passaggio? E questo riff?”.

Un disco per nostalgici, ma con i piedi ben piantati in questo presente, nel qui e ora che è sempre meno verde di ciò che è stato. Quanto più vi attaccate ai ricordi, tanto più questo disco potrebbe rivelarsi esiziale per il vostro cuore. Un girotondo trasognato in cui la sporcizia del fuzz riesce solo a tratti a far deragliare le visioni celestiali dei due. “Mirrors” è subito intreccio di motorik e linee di gioia. Insomma, i Neu! (state pensando anche voi a “Für Immer”?) che tentano la carta del passaggio radiofonico.

Naturalmente, la California acida dell’epoca d’oro è nei loro cuori (“Stoned to Death”, tra linee ronzanti di organo e tafferugli freak-out; l'imperiosa “Hollow Hollow Eyes”; una “Hearts Of Love” in cui i Jesus and Mary Chain mostrano il loro amore smisurato per i Beach Boys), ma c’è anche dell’altro, come la ninnananna in sogno di “Girl in Black” o la title track dove Panda Bear fa un giro di ricognizione nell’universo magico dei primissimi Pink Floyd. La patina lo-fi immerge tutto in una dimensione aliena, distante, diafana. Le stesse pulsioni sintetiche di  “All My Hate And My Hexes Are For You” ne beneficiano, facendo calare il sipario su accenti Spacemen 3.
Carinissimo e prescindibile. Fate un po' voi...

03/10/2010