Current 93

Haunted Waves, Moving Graves

2010 (Coptic Cat)
modern classical, ambient-drone

Se non altro coglie alla sprovvista, nello stesso giorno, trovare sull'ipotetico scaffale due differenti album a nome Current 93. E anche in questo caso sorprende (doppiamente) constatare che non potevamo immaginare cosa ci avrebbero riservato Tibet e i suoi: da un lato "Baalstorm, Sing Omega", dallo stile variegato e multietnico, ultimo atto della trilogia inaugurata quattro anni fa; dall'altro, una release in edizione limitata (666 copie in vinile, 999 in cd - sic!) con una nuova stampa disegnata da David.
"Haunted Waves, Moving Graves": titolo emblematico che per inversione realizza l'immagine di onde marine "infestate" e tombe semoventi, un paesaggio onirico nel quale si concretizzano le profezie del menestrello Tibet; un lungo viaggio in due movimenti, annunciato come una "meditazione allucinatoria sui temi di Baalstorm", ma che sembra piuttosto distillarne alcuni elementi estendendoli verso un orizzonte sconfinato.

Alle porte dell'Omega c'è il mare, il cui scroscio incessante attraversa l'orecchio da parte a parte, in simbiosi con un accordo dissonante d'organo ligetiano. Un mesto violoncello va e viene, come un miraggio nella wasteland solcata dall'acqua, sino a immobilizzarsi sulla tonalità di Re. Similarmente a una suite di Sam Rosenthal, vibrazioni profonde si susseguono uniformi nell'inquieta desolazione, un vuoto fisico che riporta alla mente le distese incontaminate dello splendido "Kalmukia". Fin quando lo strato sonoro formatosi lentamente comincia a sfaldarsi: mentre il violoncello si sdoppia in variazioni sulla stessa nota, il suono del vento si tramuta in un drone evanescente, carico di una tempesta che sembra non giungere mai, ma che porta con sé voci lontane e indistinte (saranno queste le metaforiche "moving graves"?).
Il fluire delle onde sfocia con naturalezza nel secondo movimento: il suono distante dell'organo si materializza sotto forma di particelle tonali elettroniche, levitanti come fuochi fatui al crepuscolo; mare e vento si compenetrano, diventando una nube cosmica dal moto gravido e maestoso; un pianoforte emerge all'improvviso in una serie di accordi che, come un'ostinata litania, risuoneranno senza sosta fino a diventare un'eco isolata, come le voci di chi non c’è più. L'Omega come l'Alfa: il mare si richiude in sé e ritorna al nulla.

In settanta minuti - ridotti a cinquanta per la versione Lp - si compie questo lento e ipnotico requiem post-apocalittico, dal fascino ermetico in quanto minimale nei suoi elementi fondanti. Solo un sincero abbandono permette di dare valore e significato a questo excursus statico, che disegna nella mente immagini vivide e durature. Pur trattandosi di un episodio inusuale nella sconfinata produzione dei Current 93, chi ne conosce il passato potrà ritrovare qui la radice più autentica della poetica di David Tibet, che come un novello San Giovanni ci conduce nella sua soggettiva visione della fine del mondo.

12/08/2010

Tracklist

  1. She Is Naked Like The Water
  2. The Sound Of The Storm Was Spears

 

Current 93 sul web