Disappears

Lux

2010 (Kranky)
garage-wave, psichedelia, post-punk

Una rock band in casa Kranky. Qualcosa di particolarmente “raro”, insomma. Tutt’altro che una rarità, invece, il suono dei Disappears, qui all’esordio con “Lux” (in precedenza, solo un paio di singoli e un album registrato dal vivo – “Live Over the Rainbo” - rilasciato in edizione limitata).

Distorta e moderatamente oscura, ossessiva e docilmente lisergica, come mostrato subito dall’opener “Gone Completely”, la musica del quartetto chicagoano sembra voler ripercorrere alcune epoche della storia del rock, ritagliandosi un piccolo cantuccio nel cuore degli affezionati di quelle sonorità al confine tra post-punk, psichedelia e garage.

Facciamo, dunque, un salto nel tempo e spostiamoci in Nuova Zelanda (“Magics”), oppure un po’ più a Nord, a scorrazzare nel deserto insieme con i Feedtime, pur se con qualche tocco di proto-stoner (“Pearly Gates”). In mezzo, ritrovi i Velvet Underground grazie al contributo dei Fall (“Not Nothing”, “Old Friend”, “New Cross”) o di tutta quella marmaglia che, durante gli anni, ha cercato di rispolverarne il lato più ambiguo (la title track).

C’è ostilità nelle liriche, un senso di impotenza che si traduce in subdola rabbia, qualche volta mirando anche a raggiungere il baratro esistenziale di una spettrale desolazione (“Little Ghost”). Eppure, la musica, nonostante tutto il bagaglio di memorie che si porta appresso, non riesce ad andare oltre una decorosa ricognizione.

02/06/2010

Tracklist

1. Gone Completely
2. Magics
3. Pearly Gates
4. Marigold
5. Not Nothing
6. Lux
7. Old Friend
8. Little Ghost
9. New Cross
10. No Other

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