Eleh

Location Momentum

2010 (Touch)
minimalism

Autore di un minimalismo algido e fortemente intellettuale, Eleh - che non rivela da anni le sue origini e la sua reale anagrafe - ha già alle spalle un consistente carnet discografico di cd e mini in edizione limitata. “Location Momentum” è forse il suo primo vero lavoro ufficiale, ma il risultato complessivo fallisce al punto da renderlo anonimo anche sul piano della qualità.

I 20 minuti di “Heleneleh” sono più che altro incentrati sull’effetto doppler della parte centrale, dopo una vibrazione statica, e prima di una modulazione subliminale. I 13 minuti di “Circle One: Summer Transcience” stratificano una fascia sonica acuta in palpiti che sembrano convergere verso il battito dei Suicide, e quindi si fanno tridimensionali in trilli e rombi. Il medesimo vago sentore Suicide in “Rotational Change For Windmill” spinge un ticchettio digitale verso la pura cacofonia glitch, che poi rallenta e svanisce per lasciare un gioco di droni bassi. Nei loop para-industriali quasi Pan Sonic di “Observation Wheel” non succede alcunché di rilevante.

Ingredienti insipidi per una ricetta che pecca di superbia: frigida capacità di montaggio scenico, studio fonico più fisico-termodinamico che musicale, pluralità - non sfruttata - di riferimenti d’avanguardia. Prima uscita del misterioso compositore acquistabile su supporto cd, che esclude totalmente il download digitale.

09/03/2010

Tracklist

  1. Heleneleh
  2. Linear to Circular/Vertical Axis
  3. Circle One: Summer Transcience
  4. Observation Wheel
  5. Rotational Change for Windmill

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