Fauve! Gegen A Rhino

Fauve! Gegen A Rhino (nome che fonde tanto due moniker preesistenti quanto "fauvismo" e il "Rhino" di ioneschiana memoria) sono un trio di giovanissimi pistoiesi altamente talentuosi e discretamente eruditi. L'esordio autoprodotto "Geben" riporta alla memoria le feroci naiveté strumentali degli Slint di "Tweez", ma con un corredo di suoni e simboli timbrici figli dei primi Animal Collective e dei Fuck Buttons, e con un respiro che a tratti implementa l'austerità della musica classica.

"Agorà" è una de-composizione a base di accelerando e decelerando. "Finisterrae" è polifonia elettronica che genera una strimpellata di accordi sonnambuli e una distorsione al rumore bianco. Diversi momenti suonano come una jam dei Gastr Del Sol in una discoteca vuota: i cortocircuiti psichedelici di "Carol", lo sfacelo ritmico di "Buzkashi", le improvvisazioni collettive e le giustapposizioni brutali di "Une Fauve! C'Est Née".

L'andazzo da quaderno di appunti (il gran finale di "Parousia", catalizzato in un crescendo psicotico e interminabili follie cosmiche, disperde parte della loro malia) compromette d'un po' il livello dell'opera che, per il resto, costituisce un formidabile tentativo di esplorare il feudo della musica da camera astratta. Anomalo: frasario strumentale (e un testo declamato in "Carol") che non è nemmeno più criptico o accennato o automatico, ma proprio non-suonato; un'impressionante quantità di stratificazioni ultrasoniche (con le drum machine a mostrare i denti); architetture rachitiche. Non solo autoprodotto, anche curato: le confezioni delle prime copie sono manufatte e decorate una diversa dall'altra, per mano degli stessi componenti della band.

03/05/2010