Her Name Is Calla

The Quiet Lamb

2010 (Denovali)
post-rock, slowcore

Nel suo secondo album, la band inglese smussa le asperità del precedente "The Heritage" (datato 2008), concentrandosi nella ricerca di un suono ricco eppure equilibrato. Gli Her Name Is Calla interpretano il post-rock in maniera orchestrale, suonando una musica cinematografica come quella degli Early Day Miners, ma con una poetica e una tensione drammatica che il gruppo di Daniel Burton non ha mai raggiunto. L'espediente (non molto originale, per la verità) di alternare carezze subsoniche di chitarra a rumorose esplosioni di archi ("A Blood Promise") o di percussioni ("Pour More Oil") viene usato con grande maestria. La lunghissima "Condor And River" viene introdotta da una scarna chitarra (che si aggira dalle parti di "The Curtain Hits The Cast") per poi sfociare in un'orgia di distorsioni e chiudersi in un lamento con piano e fiati di stampo Thom Yorke. Conclude il disco l'epica suite tripartita "The Union", caratterizzata da echi orientaleggianti e da un crescendo di feedback. Qualche momento poteva essere limato, ma, nonostante la lunghezza (75 minuti), "The Quiet Lamb" rimane comunque uno dei dischi più interessanti dell'anno.

13/07/2011

Tracklist

  1. Moss Giant
  2. A Blood Promise
  3. Pour More Oil
  4. Interval 1
  5. Condor And River
  6. Long Grass
  7. Homecoming 
  8. Thief
  9. Interval 2
  10. The Union: I Worship A Golden Sun
  11. The Union: Recidivist
  12. The Union: Into The West

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