Klima

Serenades & Serinettes

2010 (Second Language)
electro-acoustic dream-pop, songwriter

Sarebbe stato fin troppo agevole per una delle voci femminili più emozionanti ed espressive degli ultimi anni continuare a vivere all'interno del guscio sicuro dei Piano Magic e nel frattempo cimentarsi, di tanto in tanto, in opere soliste improntate a un electro-pop sognante e dalle discrete potenzialità commerciali. Invece, la personalità decisa e sfaccettata manifestata nelle sue interpretazioni trova fedele corrispondenza nella scelta che Angèle David-Guillou ha posto in pratica per il secondo lavoro del suo progetto Klima, che segue l'omonimo debutto di tre anni fa.
"Serenades & Serinettes" segna infatti non solo il suo naturale - ma totalmente anti-commerciale - approdo alla Second Language, etichetta di culto codiretta da Glen Johnson, ma soprattutto la riscoperta delle doti di polistrumentista di formazione classica dell'artista francese.  

Negli undici brani dell'album, Angèle si cimenta infatti con piano Rhodes, glockenspiel, cetra, synth analogici, percussioni, chitarre, tastiere e organetti, nonché con quelli che, nelle note accluse alla deliziosa confezione del disco, vengono definiti "vari strumenti dissonanti". Come se non bastasse, le sue affascinanti interpretazioni trovano altresì il supporto di altri musicisti, tutti gravitanti nell'orbita dell'etichetta, quali il batterista di Piano Magic Jérôme Tcherneyan e il duo elettro-acustico Phelan Sheppard al completo.
La cesura rispetto al dream-pop a base elettronica e dalle affinità bjorkiane del primo lavoro è dunque evidente fin dalla varietà della strumentazione e dei musicisti che hanno partecipato alla realizzazione di "Serenades & Serinettes". E se anche l'incipit con la cover, solenne e vagamente gotico-orchestrale, di un vecchio pezzo di Piano Magic (tratta da un 7'' del 1998 e poi rifuso nella raccolta "Seasonally Affective") suona un po' come un omaggio o una professione di appartenenza, il lavoro dimostra invece una significativa maturazione della personalità artistica della David-Guillou, peraltro autrice di parole e musica della maggior parte dei brani.

Certo, le sue esperienze recenti e la stessa collocazione all'interno di quello che sta sempre più diventando il "collettivo" artistico coagulatosi intorno alla Second Language traspaiono nitidamente da certe ambientazioni sonore, in prevalenza eteree, oblique e ammantate di quella spettrale aura vittoriana, della cui passione Glen Johnson sembra aver contagiato tanti degli artisti con i quali è trovato a lavorare. Ma non per questo "Serenades & Serinettes" può considerarsi un lavoro appiattito su soluzioni di maniera, anzi una delle sue caratteristiche che colpiscono più positivamente è proprio la varietà di suoni, mood e registri armonici che si sussegue con sorprendente naturalezza lungo il corso del disco. Basti citare l'amorosa ballata mitteleuropea "By My Side", con zufoli bucolici e arrangiamento d'archi, e i giocosi battiti elettro-acustici che sostengono i vocalizzi di "Orffans", oppure il fascino francese leggiadro e malinconico di "Sing To Me" e l'inarcarsi drammatico dei sospiri di "In My Room", e ancora la commossa dedica al padre nella ballata di solo piano e voce "Father" e le aperture, impetuose ma graduali, che smuovono le sospensioni temporali di "Sylvia".

Nonostante il continuo cambiamento di "abiti di scena" (che si verifica talvolta anche all'interno di un singolo brano), le interpretazioni di Angèle si atteggiano sempre a una consumata eleganza di movenze, che delinea ora atmosfere essenziali e ovattate, ora misurate torsioni spettrali. L'artista di origine francese ha dunque deliberatamente rinunciato al pur moderato appeal commerciale dell'esordio, in favore di una formula espressiva estremamente varia e spontanea, ispirata a una narrazione articolata ma spoglia, piuttosto che a sovrastrutture produttive più levigate e di pronto impatto. E se anche l'unica canzone diretta e dalle potenzialità radiofoniche è quella scritta e cointerpretata da Glen Johnson - l'ottima "Things Get Better With Time" - tutti gli altri brani si lasciano scoprire pian piano, rivelando un bouquet espressivo e un'acutezza compositiva e di scrittura che segnano un evidente e gradevolissimo salto di qualità di un'artista completa, che sarebbe davvero riduttivo continuare a considerare soltanto una splendida voce.

20/11/2010

Tracklist

  1. French Mittens
  2. By My Side
  3. I Will Remember You
  4. Papillon De Nuit
  5. Father
  6. In My Room
  7. Sing To Me
  8. Things Get Better With Time
  9. Sylvia
  10. Orffans
  11. Bottomless Sea