Lawrence Arabia

Chant Darling

2010 (Bella Union)
pop

Che il secondo album di James Milne (aka Lawrence Arabia) sia un album di pop innocuo e poco rivoluzionario non è in dubbio, ma c'è qualcosa nella metodologia e nell'insieme che affascina e invita a soffermarsi più del dovuto su queste deliziose e fragili partiture pop.

Le sue collaborazioni con Okkervil River e Ruby Suns e le sue stravaganti esperienze d'autore di colonne sonore e teatrali hanno contribuito a rendere quantomeno personale il suo stile: come Richard Swift, il musicista neozelandese svincola i canoni pop di Beatles e Beach Boys con una dimensione atemporale che accarezza la grandeur di artisti come Todd Rundgren o Lindsey Buckingham (Fleetwood Mac).
Poco importa se "The Undesirables" sembri un demo di John Lennon o che "Look Like A Fool" sposi Beach Boys e Platters, James Milne approccia la materia stilistica del pop con l'intento di creare melodie dal fascino durevole, tra il twee pop dei Belle And Sebastian e il pop orchestrale di Louis Philippe.

Prendiamo ad esempio "Auckland CBD", in cui atmosfere hawaiane e ritmi maliziosi danno origine a un calypso-pop di brillante fattura e fascino, o "Eye A", una marcetta che sfida la banalità alla "Ob-La-Di, Ob-La-Da" risultando amorevolmente più irritante del modello base: sono entrambi pezzi di autentica schizofrenia pop che nessun autore in cerca di rispetto inserirebbe nel suo repertorio. Ma James Milne non ha paura della semplicità e centra il bersaglio della canzone perfetta in almeno un paio di episodi.
Il primo è "I've Smoked Too Much", una vera poesia pop di rara bellezza, con continui cambi di registro armonico e piacevoli soluzioni sonore, il secondo è "The Beautiful Young Crew", un folk-pop ironicamente impegnato e sarcastico.

In definitiva, "Chant Darling" è un album di improbabili cover di brani mai scritti, un ingenuo catalogo di emozioni liberate dallo scrigno dei ricordi dell'autore che gioca col citazionismo senza pudore ma anche senza cadere nel banale repetita iuvant: ascoltate "Apple Pie Bed" e una decina di canzoni anni 60 (anche made in Italy) riaffioreranno nella vostra mente, ma il saltellante swing del brano vi conquisterà e vi convincerà che spesso la rivoluzione passa attraverso piccole cose.
Lawrence Arabia vince per ora la sua sfida ai cliché del pop: poco importa se la leggerezza di "Chant Darling" non conquisterà molti cuori, perché chi verrà catturato dal suo fascino carezzevole difficilmente sarà tradito.

02/04/2010

Tracklist

  1. Look Like A Fool
  2. The Undesirables
  3. Apple Pie Bed
  4. Auckland CBD
  5. The Beautiful Young Crew
  6. Eye A
  7. The Crew Of The Commodore
  8. Fine Old Friends
  9. I've Smoked Too Much
  10. Dream Teacher

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